E’ incredibile l’assenza di ogni istituzione, durante lo sgombero di
quattro camper colpevoli di aver parcheggiato a Rapallo in attesa delle
cure del prorio figlio all'ospedale Gaslini.
Durante lo sgombero ci sono io, Andrea Carannante, ci sono i
carabinieri, ci sono i vigili urbani, non ci sono rappresentanti del
Comune, ne di maggioranza ne di opposizione. Ci sono io a parlare con
queste persone ospitali, ordinate, pulite e gentili, persone di
nazionalità italiana, disponibili a pagare il parcheggio, persone che
non chiedono nulla, se non la possibilità di sostare.
Difficile trovare consensi affrontando questo problema attraverso la
solidarietà, ma le elezioni sono finite, e chi come me non si cura dei
consensi, ma si occupa dei problemi cercando di trovare soluzioni
definitive e non si limita a spostare il problema altrove, al parcheggio
del poggiolino non ha dubbi e sa da che parte stare.
Oggi grazie all'esperienza sul campo e non attraverso i luoghi comuni,
ho imparato a conoscere queste storie di vita dura e sofferta, di
pregiudizio e di intolleranza, di tradizioni diverse dalle mie, e mi
sono tornate a mente le torture che gli zingari hanno subito in Germania
e in Svizzera, storie scomode, che nessuno vuole riconoscere.
Chi difende queste persone? Nessuno.
Andrea Carannante
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