giovedì 15 novembre 2012

Rapallo: la solidarietà a Carannante


Il Coordinamento Regionale Ligure del Partito Comunista dei Lavoratori, esprime la propria solidarietà al compagno Andrea Carannante, incredibilmente denunciato per diffamazione per il semplice fatto di aver accostato, su di un social network, l’immagine della nota bambolina Barbie al nome della Presidentessa dell’Ascom, un’associazione di commercianti rapallesi.
E’ del tutto evidente che si tratta di un gesto intimidatorio, volto a far tacere il nostro Partito che in tutti questi anni, con il compagno Carannante in prima fila, ha rivendicato ad alta voce il diritto di esprimere critiche nei confronti dei poteri forti cittadini, e del modo intollerabile con cui condizionano tutte le scelte politiche, economiche, sociali.
Questo episodio rappresenta inoltre l’ennesima dimostrazione di come le classi dominanti, in ogni ambito e a qualsiasi livello, pur di difendere i propri privilegi non si fanno scrupolo di usare qualsiasi mezzo: dal brutale uso dei manganelli contro studenti e operai nelle piazze, fino alle denunce volte ad impedire persino un qualsiasi dibattito che riguardi questi loro privilegi.
La loro smania repressiva è così furibonda che non si accorgono neppure, come in questo caso, di avere abbondantemente superato la soglia del ridicolo.

venerdì 9 novembre 2012

MARCO FERRANDO Portavoce Nazionale del Partito Comunista dei Lavoratori


Giov 22 novembre 2012 ore 18
Gran caffè Rapallo 




In Italia come nel resto del mondo il capitalismo morente non è più in grado di gestire il consenso delle masse con metodi “morbidi” ed impone sacrifici sempre più duri e in modo sempre meno democratico. Anzi, in questo il Governo Monti viene addirittura additato come esempio da esportare.

Ma come uscirne ? E' credibile la fantomatica ripresa economica che ormia da quattro anni viene prevista per l'anno successivo? E' riformabile questo sistema costruito intorno agli interessi di una ristretta cricca di banchieri, industriali, affaristi? E' lecito che i lavoratori sperino per l'ennesima volta nella vittoria elettorale di un “governo amico” ? Il grillismo rappresenta davvero un'alternativa a questo modello di società diviso in classi e basata sullo sfruttamento dell'uomo sull'uomo?

mercoledì 26 settembre 2012

IL PCL PRESENTE ALLE PROSSIME ELEZIONI POLITICHE


(25 Settembre 2012)

Un programma di rivoluzione sarà presente alle prossime elezioni politiche, come già nel 2008.

Il Comitato politico nazionale del Partito Comunista dei Lavoratori, riunito ieri a Bologna, ha infatti deciso la presentazione autonoma del PCL alle prossime elezioni politiche, sia per la Camera che per il Senato. Avviando in tutta Italia gli adempimenti necessari alla presentazione, contro i mille ostacoli posti da leggi elettorali reazionarie.

Il PCL è l'unico partito che si batte per un governo dei lavoratori: che nazionalizzi senza indennizzo la FIAT e tutte le aziende che licenziano, inquinano, calpestano i diritti sindacali, ponendole sotto il controllo dei lavoratori; che nazionalizzi le banche, sotto controllo sociale, per liberare milioni di famiglie dal cappio di mutui usurai e cancellare il debito pubblico verso i banchieri; che ripartisca fra tutti il lavoro, attraverso una riduzione generalizzata dell'orario a parità di paga,l'assunzione a tempo indeterminato di tutti i precari, la cancellazione di tutte le leggi di precarizzazione del lavoro, un grande piano di nuovo lavoro in opere sociali ( a partire dal risanamento dell'ambiente e del territorio).

Solo il rovesciamento del capitalismo può consentire la realizzazione di questo programma. Che il PCL porterà senza remore nella campagna elettorale, come nelle lotte di ogni giorno: contro Monti e tutti i partiti che lo sostengono, a partire dal PD; e contro ogni variante di populismo: xenofobo(Lega) , questurino ( Di Pietro), cabarettistico/web ( Grillo).

Non saranno né le toghe giudiziarie né i comici milionari a salvare i lavoratori. Solo una vera rivoluzione può cambiare le cose: in Italia , in Europa, nel mondo.
PARTITO COMUNISTA DEI LAVORATORI

venerdì 14 settembre 2012

Il paradosso di Rapallo città dello sport non ha eguali in tutta Italia.


Si vuol candidare davvero Rapallo, non è uno scherzo, una città con strutture sportive inadeguate a tal punto che è costretta a noleggiare la palestra della casa della gioventù all'amministrazione parrocchiale per quasi 100.000 euro l'anno altrimenti non si potrebbe nemmeno iniziare l'anno sportivo, una città dove le molte società sportive non avranno mai la possibilità di crescere e quelle che osano farlo, devono emigrare altrove.
Palestre fatiscenti all'interno delle scuole, strutture fuori norma, che denunciammo già dal novembre 2010 con un volantinaggio all'interno del consiglio comunale durante la seduta, e con una raccolta firme, ma da allora nulla è cambiato.
Che faranno vedere agli ispettori europei che dovranno designare la candidata Rapallo come città europea dello sport?
I container sedi delle società calcistiche?
I bagni delle scuole Marconi?
I parcheggi gratuiti inesistenti a disposizione della casa della gioventù?
Il parcheggio nato sulla pista di atletica leggera?
Il campo da calcio del Poggiolino?
La costruenda Chiesa Di Sant'Anna nell'unico spazio in centro rimasto?
Se Rapallo diventerà città europea dello sport, ci aspettiamo che Aosta diventi città europea per il mare pulito e per le spiagge.
Andrea Carannante

domenica 26 agosto 2012

Donna travolta dal gommone: la capitaneria se la cava con poco

Il tragico incidente occorso alla donna travolta da un gommone di fronte alla spiaggia del Pozzetto, non può essere archiviato come una tragica fatalità, e tanto meno addebitato alla imprudenza della nuotatrice, come ha già fatto il Comandante del Circomare di S.Margherita Santocchini, prendendo per buone, sbrigativamente, le dichiarazioni degli investitori.

Lo abbiamo sempre detto e scritto, in campagna elettorale e ogni volta che se ne è presentata l'occasione: le poche spiagge libere di Rapallo non sono in condizioni di sicurezza.
Tutto è, come sempre, subordinato al profitto: chi paga cabina e ombrellone può nuotare in un ambito protetto, per gli altri tanti auguri! Chi paga per il posto barca, fosse anche un gavitello sistemato alla buona in qualche parte di una baia, può permettersi di fare qualsiasi cosa e chi osa protestare viene, nel migliore dei casi ignorato.

La frequentatissima nuova spiaggia del Pozzetto è del tutto priva di qualsiasi boa che delimiti visivamente lo spazio balneabile e, di conseguenza, chiunque si tuffi, dopo poche bracciate si ritrova in balìa di motoscafi e natanti vari che sfrecciano liberamente. Questa cosa non abbiamo mancato di far notare subito, nei social network, all'indomani dell'inaugurazione della spiaggia, avvenuta a luglio.

L'altra unica spiaggia libera di Rapallo è San Michele, e in particolare Trelo e Prelo. Bene, queste due splendide baie, che fra l'altro rientrano nell'area marina protetta, sono state di fatto trasformate in porti! Decine e decine di barche sono ormeggiate di fronte alla riva, e per tutto il giorno le barche a motore degli ormeggiatori scorrazzano fra i bagnanti portando aveanti e indietro i proprietari dei natanti. E questa sarebbe l'area marina protetta!!! Vorremmo tanto sapere cosa ne pensa la Capitaneria di Porto. O forse sta aspettando l'incidente grave anche qui?

sabato 25 agosto 2012

No allo squadrismo in Val Fontanabuona!

Il PCL esprime la propria indignazione per le parole raccapriccianti del consigliere regionale di maggioranza Limoncini che, al pari dell’ineffabile sindaco di Cicagna, arriva addirittura a giustificare un tentato omicidio compiuto da tre squadristi, che armati di bastoni, coltelli e cacciaviti, hanno massacrato un uomo disarmato e poi, datolo per morto, ne hanno gettato il corpo in un canale. Si è poi scoperto che /”i tre bravi concittadini, i tre padri di famiglia esasperati” /tenevano in casa un arsenale. Ma ben vengano i fucili, le armi da taglio e le forche, quando si tratta usarle contro un marocchino! Non crediamo proprio che possano essere sufficienti le prese di distanza da parte di esponenti delle altre forze della maggioranza e i rilievi critici del capogruppo Monteleone. Le parole di Limoncini lo pongono al di fuori non solo dell’arco costituzionale, ma della stessa società umana. Auspichiamo, anzi, che Provincia e Regione si costituiscano parte civile nel processo contro questi individui

PCL - sezione del Tigullio

sabato 21 luglio 2012

PERCHE' GIUNGA IL CONTAGIO DELLE PIAZZE SPAGNOLE.


 
Mario Monti è molto preoccupato dell'effetto contagio della crisi economica spagnola. E' comprensibile. Ma farebbe bene a mostrare la stessa attenzione per un altro possibile effetto contagio: quello delle piazze spagnole. I tecnocrati che oggi governano il capitalismo italiano, hanno poca dimestichezza con la storia reale della lotta di classe: quella che passa per le strade, non per gli uffici studi delle banche. Ma proprio per questo la storia reale può bussare, prima o poi, ai loro palazzi, e procurare loro un cattivo risveglio. Il PCL lavora ogni giorno per questo: solo una rivoluzione può cambiare le cose.
PARTITO COMUNISTA DEI LAVORATORI

mercoledì 18 luglio 2012

G8 GENOVA: UNA SENTENZA INFAME


LIBERTA' PER GLI ARRESTATI, IN GALERA I TORTURATORI E I LORO COMANDANTI

(18 Luglio 2012) 


NESSUNA FIDUCIA NELLO STATO
“LO STATO BORGHESE SI ABBATTE, NON SI CAMBIA” (MARX)



Per il massimo responsabile della mattanza di Genova ( De Gennaro), copertura bipartisan e continuità di carriera.
Per i poliziotti responsabili di torture indicibili, prescrizione e libertà.
Per alcuni compagni che si sono difesi dall'aggressione poliziesca, lunghi anni di galera, con l'applicazione eccezionale di un codice fascista.

Chi si era illuso nella magistratura “democratica”. Chi ha creduto al mito della Stato “democratico”, “uscito dalla Resistenza”.Chi addirittura si è affidato in questi anni all'illusione una via giudiziaria alla “democrazia”, è oggi di fronte alla realtà. Non quella che vorrebbe, ma quella che è.

La realtà è che le classi dirigenti e il LORO Stato hanno protetto incondizionatamente il proprio braccio armato, e punito chi dieci anni fa aveva osato sfidarli. Non c'è alcuna logica giuridica, per quanto distorta, nella sentenza di Genova. Ma solo una spietata logica di classe. La stessa che richiama il plauso unanime alla sentenza da parte di tutti i partiti dominanti ( dal PDL al PD), oggi impegnati a saccheggiare insieme conquiste sociali e diritti a sostegno di Monti. Tutto si tiene.


LE RESPONSABILITA' POLTICHE A SINISTRA

Proprio per questo non ci si può limitare, a sinistra, a una semplice “critica” della sentenza. Occorre aprire un bilancio politico di verità sulle condizioni che l'hanno consentita e preparata. A partire dalle responsabilità politiche dei gruppi dirigenti della sinistra italiana di questi 10 anni.

Prima di essere colpiti dalla magistratura, i compagni oggi incarcerati e la loro generazione, sono stati traditi. Traditi da chi, dopo aver esaltato il movimento No Global e la generazione di Genova, li hanno venduti al centrosinistra ( 2006/2008) in cambio di ministeri e cariche istituzionali: a braccetto con partiti (PD) che stavano e stanno dall'altra parte della barricata; in un governo che giunse non solo a difendere i comandi criminali della polizia, ma a promuovere il loro capo.
In quel governo stava Di Pietro, che oggi molti ascrivono alla “sinistra radicale”(!), ma che si oppose persino ad una commissione parlamentare di inchiesta sulle torture ed ora chiede .. le “scuse” dei movimenti. Ma in quel governo, o a suo sostegno, stavano anche TUTTI gli attuali dirigenti della sinistra “radicale” ( Vendola, Ferrero, Diliberto, Rizzo..): tutti oggi “sdegnati” per la sentenza ma tutti allora corresponsabili della rimozione di Genova. E molti ancora protesi a un nuovo possibile compromesso.. col PD ( che plaude o tace sul verdetto), o con la IDV questurina.

“GUERRA ALLA GUERRA”

Non si libera una nuova via, a sinistra, se non si rimuovono i responsabili di quel fallimento e di questa politica, voltando finalmente pagina.
Non ci si può opporre realmente alla logica di classe della sentenza di Genova se non si recupera una logica di classe uguale e contraria. Lo Stato, le classi dominanti, i loro partiti annunciano “un percorso di guerra” contro i lavoratori( e chi si ribella) come ha dichiarato Mario Monti? Vorrà dire che i lavoratori e la nuova generazione debbono promuovere la propria “guerra” alle classi dominanti e a tutti i loro strumenti: sul terreno dell'azione di massa, senza illusioni fallite, e con la stessa radicalità e coerenza mostrate dall'avversario.



BASTA COMPROMESSI E ALLEANZE CON I PARTITI CHE PLAUDONO ALLA SENTENZA DI GENOVA.

PER UN FRONTE UNITARIO DI LOTTA DI TUTTE LE SINISTRE POLITICHE, SINDACALI, ASSOCIATIVE, DI MOVIMENTO, CONTRAPPOSTO A TUTTI I PARTITI DOMINANTI CHE SOSTENGONO MONTI, ATTORNO AD UN PROGRAMMA AUTONOMO E DI SVOLTA.

VIA LE CLASSI DIRIGENTI E TUTTI I LORO STRUMENTI REPRESSIVI: SIANO I LAVORATORI A GOVERNARE E COMANDARE, CON LA PROPRIA FORZA ORGANIZZATA , LA PROPRIA DEMOCRAZIA, LA PROPRIA GIUSTIZIA.

SOLO UNA RIVOLUZIONE PUO' CAMBIARE LE COSE.

PARTITO COMUNISTA DEI LAVORATORI

mercoledì 11 luglio 2012

BLOCCARE I TIR DI BOCELLI



Apprendiamo dalla stampa che l'Amministrazione Comunale di Rapallo "assicura ampia collaborazione" a Portofino per l'organizzazione del mega-concerto di Bocelli, e addirittura si spinge a chiedere umilmente "quanti" TIR dovrà ospitare.
L'amministrazione si arroga quindi il diritto di decidere sulla testa dei cittadini, perché siamo sicuri che la stessa "ampia collaborazione" non sono assolutamente disposti a concederla gli abitanti di Rapallo, e in particolari quelli di S.Anna e di Via Milano che da anni e anni sono costretti a convivere con livelli di traffico, di smog e di inquinamento acustico intollerabili.
Ci chiediamo inoltre con quale criterio si sia deciso di fare affluire nella piccola Portofino questo esercito di mezzi pesanti, che scorazzzeranno per giorni e giorni lungo le strette vie di transito della nostra costa.
E tutto questo per che cosa? Per potersi poi vantare di avere ospitato "il grande evento", arricchendo pochi e scaricandone i costi sulla collettività.
Non c'è veramente limite alla cupidigia affaristica dei nostri aministratori e alle lobbies che rappresentano: niente può fermare le loro brame, che calpestano ogni giorno di più la natura e gli esseri umani con il massimo dell'indifferenza e del disprezzo. E' chiaro che catastrofi come quella delle Cinque Terre non hanno insegnato nulla.
E' l'ora di dire "basta!": il PCL del Tigullio sarà in prima linea con i cittadini per fermare il transito di questi bestioni.

martedì 3 luglio 2012

Feste di luglio Rapallo: bilancio fallimentare


In un periodo così difficile per molte famiglie, basta prese in giro.






Non bastavano i 77.000 euro di soldi pubblici per finanziare le feste di luglio di cui 3.500 regalati alla basilica di Montallegro, ma con delibera del N°209 del18-06, vengono integrati altri 15.000 euro prelevati dal fondo di riserva.
In questa spesa assurda, in una città dove le scuole cadono a pezzi, e negli asili manca la carta igienica, viene pagato il servizio dei Vigli del Fuoco che molti cittadini pensano sia gratuito invece costa €10.490 sicurezza del castello esclusa , a seguire 15.000 euro di noleggio transenne, 114.892,53 euro per il noleggio pontoni.
Soldi pubblici e soldi privati bruciati in tre giorni, tradizionalmente molto importanti per tutti, tre giorni di fallimento democratico, dove le iniziative religiose non possono mai subire tagli, preferendo che a subirli siano giovani senza lavoro e anziani senza assistenza in una città sempre meno a portata d'uomo.
Altre spese:
protezione castello 5.033,60 euro
impianto audio (usato anche per le preghiere) 3.025 euro
trasporto moraletti 3.025 euro
luminarie 48.400 euro

Vi ringraziamo davvero tanto, pessima organizzazione, tanto che importa i denari sono dei cittadini.

giovedì 21 giugno 2012

PER L'ONORE DI RAPALLO???



Dopo il primo atto della nuova giunta, guidata da Giorgio Costa, che ha confermato una continuità di fondo con le politiche dell'amministrazione Campodonico, firmando il provvedimento di sgombero di quattro camper, (colpevoli di non avere il posto nel camping nonostante volessero pagare).
La vicenda del bambino malato e operato al Gaslini continua e dopo esser stato fortunatamente dimesso continuerà le cure in "day hospital".
Peccato per l'occasione persa dal Comune che in
un brevissimo lasso di tempo è passato dalla poesia elettorale alla prosa. Prima la retorica sul programma concentrato sul sociale poi, più concretamente, le ordinanze contro i quattro camper parcheggiati all'area Poggiolino.
Questa misura ha descritto la metafora di un indirizzo politico che non si discosta da quello praticato dalla giunta catto-leghista di Campodonico-Puggioni, che mira a lucrare su facili consensi, assecondando un clima di allarme sociale che svuota le strade, riempe di telecamere e privatizza gli spazi comuni.
Comprendiamo sia difficile fare scelte antipopolari, ma crediamo che questa logica securitaria vada ribaltata.
A Rapallo chi ha più bisogno di tutela sono le persone più deboli: poveri, minori, anziani, chi vivono in condizioni sfavorevoli e sono costretti alla marginalità. Ricostruzione della socialità si diceva in campagna elettorale, rafforzamento delle attività educative, tutela dei soggetti deboli.....appunto dalla poesia alla prosa, 3500 euro alla basilica di Montallegro, tutti in processione, ordinanze di sgomebero e il degrado continua.

venerdì 15 giugno 2012

Chi difende queste persone? Nessuno.

E’ incredibile l’assenza di ogni istituzione, durante lo sgombero di quattro camper colpevoli di aver parcheggiato a Rapallo in attesa delle cure del prorio figlio all'ospedale Gaslini.
Durante lo sgombero ci sono io, Andrea Carannante, ci sono i carabinieri, ci sono i vigili urbani, non ci sono rappresentanti del Comune, ne di maggioranza ne di opposizione. Ci sono io a parlare con queste persone ospitali, ordinate, pulite e gentili, persone di nazionalità italiana, disponibili a pagare il parcheggio, persone che non chiedono nulla, se non la possibilità di sostare.

Difficile trovare consensi affrontando questo problema attraverso la solidarietà, ma le elezioni sono finite, e chi come me non si cura dei consensi, ma si occupa dei problemi cercando di trovare soluzioni definitive e non si limita a spostare il problema altrove, al parcheggio del poggiolino non ha dubbi e sa da che parte stare.

Oggi grazie all'esperienza sul campo e non attraverso i luoghi comuni, ho imparato a conoscere queste storie di vita dura e sofferta, di pregiudizio e di intolleranza, di tradizioni diverse dalle mie, e mi sono tornate a mente le torture che gli zingari hanno subito in Germania e in Svizzera, storie scomode, che nessuno vuole riconoscere.

Chi difende queste persone? Nessuno.


Andrea Carannante

mercoledì 30 maggio 2012

Nessuno può salvarsi l'anima dietro la bandiera di un “dissenso” passivo.




La Sezione del Tigullio del Partito Comunista dei Lavoratori invita a costruire unitariamente la mobilitazione/contestazione alla kermesse dei giovani di confindustria, attraverso l’adesione al presidio proposto dagli ACARI davanti all'hotel Miramare a Santa Margherita Ligure.
Di fronte a questo appuntamento tutti i cittadini e tutte le sinistre politiche e sindacali sono chiamate ad assumersi le proprie responsabilità o tutto continuerà a rotolare all'indietro col rischio di una sconfitta storica.
E’ ora di dire basta. E’ ora di dare una risposta concreta. E’ ora di mobilitarci.

Per questo  promuoviamo ed invitiamo a partecipare alla manifestazione del 9 giugno, come tappa di un percorso che rovesci lo status quo. 
 
Appuntamento a Santa Margherita Ligure presso le pescherie di fronte al porto alle ore 9.30 Sabato 9 Giugno 2012

VOI DOVETE PAGARE LA CRISI

martedì 22 maggio 2012

QUESTO VUOL DIRE FERMARE LA FUGA DI RESIDENTI?

DOPO L'AUMENTO DEI BUONI PASTO, ALTRO SCHIAFFO ALLE GIOVANI COPPIE DI SANTA MARGHERITA LIGURE



Arrivano gli sconti sui prodotti per la prima infanzia nelle farmacie comunali, grazie all'accordo con il ministro Andrea Riccardi e l'ANCI un provvedimento, che prevede una riduzione del 30% dei costi dei prodotti attraverso la rete delle farmacie comunali, che sono 1.500/1.600 in tutta Italia.
Una scelta rivolta soprattutto alle giovani famiglie, per alleggerire i costi legati alla nascita di un figlio.
Peccato che a Santa Margherita la farmacia Comunale non esiste più, e stata svenduta con un atto di arroganza dalla Giunta De Marchi, nonostante molti cittadini si opposero anche con ricorsi legali.
Oggi un altro schiaffo alle giovani coppie con figli che dopo l'aumento dei buoni pasto non potranno usufruire di questa agevolazione, attraverso le farmacie comunali ( che sono circa 1600 e rappresentano "il volano – ha osservato il ministro – attraverso cui vogliamo e sosteniamo fortemente una riduzione dei prezzi").
Il Sindaco imprenditore ( X autodefinizione) doveva fermare la fuga di residenti e salvare l'ospedale oggi fa l'ennesima figuraccia, peccato che a pagarne le spese saranno come sempre i cittadini.

lunedì 21 maggio 2012

INCENDI A RAPALLO



Ieri notte a Rapallo si sono verificati incendi e forse anche esplosioni nelle strade cittadine.

Al momento non è dato sapere quale mano, o quale regìa possa esserci dietro questi fatti, ma chiediamo con forza che venga fatta luce al più presto. Se così non fosse saremo costretti a fare i conti ancora una volta con un altro episodio di quella "strategia della tensione" che nella storia del nostro Paese è sempre servita a rafforzare Governi in difficoltà, ad imporre leggi speciali per il controllo del territorio e di conseguenza a ridurre le libertà democratiche, accentuando lo sfruttamento delle classi sociali subalterne.

Ci auguriamo, pertento, che il milione di euro di soldi dei contribuenti, e cioè di soldi di tutti i rapallesi, che il Comune ha speso per l'installazione di telecamere conduca rapidamente all'individuazione dei responsabili. In caso contrario, e cioè se per l'ennesima volta le suddette telecamere risultassero inutili, sarebbe il caso di chiedere conto all' Amministrazione uscente dell'enorme spreco di denaro pubblico.

mercoledì 9 maggio 2012

NOTA SULLE ELEZIONI DEL 6 MAGGIO IN ITALIA

 
 
I risultati elettorali delle elezioni amministrative del 6 Maggio in Italia hanno un raccordo col senso generale del voto europeo, ma con molte particolarità nazionali.
 
Sarà necessaria una analisi più approfondita del voto e dei flussi. Ma è già possibile un giudizio politico d'insieme:
il voto registra anche in Italia la crisi di consenso delle politiche di austerità e sacrifici imposte dalle classi dominanti sullo sfondo della crisi; ma la crisi di consenso delle politiche sociali si intreccia con la crisi specifica degli assetti del bipolarismo italiano e dei partiti borghesi. Penalizzandoli in misura diseguale.
 
LA PENALIZZAZIONE DEI PARTITI BORGHESI
 
Il tracollo si concentra in particolare sul PDL, fino a ieri il principale partito borghese in Italia. Prima la crisi del governo Berlusconi e la sua caduta, che hanno privato quel partito della sua guida politica monocratica e del principale fattore di riconoscibilità pubblica; poi il sostegno del PDL a Monti in contraddizione con gli interessi della parte piccolo borghese popolare del proprio blocco sociale; infine la disarticolazione locale in numerose liste civiche- riflesso di un principio di possibile scomposizione- hanno determinato una disfatta elettorale diffusa, con poche eccezioni, sull'intero territorio nazionale. Il PDL è il primo sconfitto del voto.
 
La Lega Nord evita il tracollo, e tiene l'immagine nazionale grazie al voto di Verona, che peraltro riflette nelle sue misure indubbie particolarità locali. Ma il coinvolgimento nei noti scandali e la guerra intestina hanno avuto un riflesso elettorale pesante. Non solo la Lega non riesce a capitalizzare a proprio vantaggio l'opposizione al governo Monti e il tracollo del PDL, ma arretra pesantemente nelle sue roccaforti lombarde, e sparisce nelle zone di più recente insediamento ( centro Italia).
 
Il cosiddetto Terzo Polo subisce una sconfitta elettorale significativa, appena attutita dall'accesso al ballottaggio a Genova. Non ha pesato solamente la disarticolazione interna del blocco terzo polista, spesso presentatosi frantumato al proprio interno. Ha pesato soprattutto la sua identificazione incondizionata nel governo Monti nel momento stesso della massima crisi di consenso del governo, e più in generale delle politiche d'austerità in Italia e in Europa.
 
Il PD è l'unico partito borghese che regge l'impatto del voto, nonostante il proprio sostegno determinante al governo. Il PD ha beneficiato per effetto di rimbalzo della crisi verticale del PDL, della superiorità relativa del proprio insediamento territoriale, della disponibilità di un quadro di coalizione che il centrodestra ha smarrito. Ma al tempo stesso il coinvolgimento nel sostegno a Monti non è stato privo di conseguenze. Il PD ha “tenuto” ma ha subito una erosione diffusa di consensi in molteplici direzioni. Mentre resta del tutto irrisolto il nodo della sua prospettiva nazionale circa i rapporti con gli alleati ( IDV, SEL, FDS) e col Terzo polo.
 
L'AFFERMAZIONE DEL GRILLISMO
 
La reazione di rigetto delle politiche dominanti e dei partiti dominanti non ha trovato il proprio canale principale di espressione nella sinistra di opposizione ( come è avvenuto in Grecia, o su altre basi in Francia) ma nell'astensione crescente e soprattutto nel populismo equivoco di Beppe Grillo. Mentre le sinistre ( SEL e FDS) tengono in sostanza le proprie posizioni, il Movimento 5 Stelle realizza un vero e proprio sfondamento, e rappresenta  senza dubbio il “vincitore” della prova elettorale del 6 Maggio. Il Grillismo ha polarizzato un elettorato di diversa provenienza politica ( PD, IDV, SEL, PDL, LEGA ) grazie ad un profilo d'immagine semplificato e senza marchio “ideologico” ( Grillo “contro il Palazzo e i Politici ladri”); all'abile diversificazione dei messaggi sociali ( con i precari e i disoccupati, ma anche con gli evasori di Cortina e contro i migranti); all'ostilità pubblica ricevuta da parte di tutti i partiti borghesi di governo, che gli hanno di fatto tirato la volata; alla potente amplificazione mediatica di cui Grillo ha goduto, e che è stata senza paragone col passato. L'alta astensione ha contribuito a sua volta a rafforzare le sue percentuali.
Il successo di Grillo resta concentrato soprattutto nelle città, più che nei piccoli centri, e nel Nord più che al Sud. Ma con una tendenza indubbia all'espansione nazionale del fenomeno. Che di fatto  riflette e contribuisce alla crisi della rappresentanza politica borghese.
 
LA CRISI DELLA RAPPRESENTANZA POLITICA E GLI EFFETTI DEL VOTO SUL GOVERNO
 
I risultati elettorali fotografano nel loro insieme la crisi della rappresentanza politica in Italia: da un lato la crisi del vecchio bipolarismo della seconda Repubblica, con la destabilizzazione verticale del partito berlusconiano , la crisi della Lega, le contraddizioni irrisolte del blocco di centrosinistra; dall'altro l'assenza ad oggi di un centro di gravità e di ricomposizione degli assetti politici. Lo stesso progetto di Casini di riorganizzare su un nuovo asse una rappresentanza centrale della borghesia italiana esce indebolito dal voto. Mentre la frammentazione complica le cose rispetto alla ridefinizione della legge elettorale.
 
Questa realtà è destinata a produrre nell'immediato effetti politici contraddittori sullo stesso governo Monti.
 
Per un verso la crisi dei partiti politici dominanti, ed in particolare del PDL, congela in qualche modo il governo “tecnico”. Per altro verso quella stessa crisi complicherà la sua navigazione, proprio nel momento della massima crisi di consenso sociale delle sue politiche.
 
Pare improbabile la precipitazione di una crisi di governo ( elezioni ad Ottobre). Il PD resta scudiero di Monti, per conto della grande borghesia e di Napolitano. L'UDC e il Terzo Polo sono votati alla continuità del governo, non avendo altre carte di ricambio e altra base d'appoggio per il loro disegno di ricomposizione centrista. Il punto di massima sofferenza è il PDL, dove si confrontano apertamente opzioni diverse: ma una rottura  col governo non porterebbe benefici elettorali immediati, e la maggioranza del suo personale politico dirigente non vuole la rottura.
Al tempo stesso, a meno di un anno dalle elezioni politiche,la crisi di consenso delle politiche del governo e la propria crisi politica spingerà i partiti dominanti ad una maggiore pressione negoziale sull'esecutivo. E Monti avrà più difficoltà che in passato ad equilibrarsi tra i blocchi sociali che PDL e PD gli hanno portato in dote ( piccola e media borghesia, lavoro dipendente pubblico e privato). Anche perchè la recessione economica già in pieno corso in Italia ( e in altri 11 Paesi europei) rende più difficile la gestione della stretta di bilancio imposta dal fiscal compact, riducendo ulteriormente il margine di manovra del governo nel rapporto coi blocchi elettorali dei partiti che lo sostengono.
Tutto lascia pensare che il governo proseguirà, ma su uno sfondo sempre più terremotato dalla crisi politica nazionale.
 
IL MOVIMENTO OPERAIO ALLA PROVA
 
Tanto più in questo quadro si misura la crisi di direzione del movimento operaio e dei movimenti di massa.
 
Nel momento della massima disarticolazione degli equilibri della “seconda Repubblica”, la subalterneità della CGIL al PD, e di riflesso al governo Monti, è di fatto il principale scudo conservativo del quadro politico dominante.
Per questo la parola d'ordine della rottura col PD di tutte le sinistre politiche, sindacali, associative, di movimento, in funzione di una vertenza di lotta unificante attorno ad una piattaforma di mobilitazione indipendente, resta più che mai l'asse generale della nostra proposta politica immediata e del nostro intervento di massa.
 
Come in Europa, anche i risultati elettorali italiani del 6 Maggio, seppur in modo distorto, spiegano che solo un'irruzione sulla scena politica del movimento operaio e della sua forza di massa può canalizzare la rabbia sociale attorno ad una prospettiva di vera svolta. E viceversa, dentro l'attuale atomizzazione delle lotte, senza lo sviluppo concentrato e radicale dell'azione di classe e di massa, la rabbia di ampi strati popolari finisce col disperdersi nella rassegnazione muta o nel populismo.
 
Più in generale la crisi politica del campo borghese, la crisi di consenso del governo Monti, rendono ancor più attuale una lotta generale del movimento operaio per una propria soluzione della crisi sull'unico terreno possibile: quello anticapitalistico e rivoluzionario. Il voto italiano ed europeo conferma indirettamente una volta di più un dato di fondo: o il movimento operaio dà la propria risposta radicale alla radicalità della crisi capitalista, ponendosi sul terreno della lotta per il potere dei lavoratori, o la disperazione sociale che si va cumulando cercherà altri canali e altri sbocchi. Contro i lavoratori.

martedì 8 maggio 2012

COMUNICATO PCL SU ELEZIONI RAPALLO



SENZA ESITAZIONE I RESPONSABILI DEL TRAGICO RISULTATO DEL CENTROSINISTRA SI FACCIANO DA PARTE

Esprimiamo grande soddisfazione per il nostro risultato elettorale, che vede aumentare di un terzo i nostri voti, facendo del PCL la prima forza politica rapallese a sinistra del PD.
D'altro lato, però, rimane l'amarezza per ciò che poteva essere e non è stato: l'unione di tutte le forze della sinistra intorno ad un programma chiaramente anticapitalista, laico, progressista e definito in base agli interessi reali delle classi sociali sfruttate.
Se con le nostre piccole forze siamo riusciti ad ottenere questo risultato, cosa sarebbe successo con altri mezzi ed altre forze? Lanciammo questo appello ad agosto, ma i dirigenti della sinistra decisero di non ascoltarci, preferendo rincorrere il centro moderato.
Oggi, all'indomani del voto, riteniamo necessario che i responsabili di quella scelta traggano le conseguenze del disastroso risultato elettorale, che li punisce al di là di ogni più tragica previsione, polverizzando in particolare i consensi di Rifondazione Comunista, rispetto alle precedenti consultazioni elettorali.
Anche il PD, artefice della sciagurata “operazione Cerchi”, raccoglie un 4% che solo la fervida immaginazione di qualche suo Dirigente può arrivare a considerare “tutto sommato soddisfacente”.
Se davvero si vorrà costruire qualcosa per domani è necessario fare i conti col passato e col presente: è necessario che questi Dirigenti abbiano almeno il buonsenso di mettersi da parte.

sabato 28 aprile 2012

1° MAGGIO NO SHOPPING



Il Primo Maggio, invitiamo i cittadini rapallesi ad andare al mare, a fare una gita  o andare altrove, ma a disertate negozi e soprattutto i supermercati.
Chiediamo alla gente di non entrare nei negozi e soprattutto nei supermercati che hanno deciso di tenere aperto il giorno della festa dei lavoratori.
I commercianti non trovino la scusa della crisi, perché è stato provato che aprire ad oltranza non produce risultati, se non quello di imporre sacrifici ai dipendenti e alle loro famiglie che avrebbero potuto godersi la giornata altrove.
Riteniamo doveroso che le associazioni dei commercianti diano un segnale, ma se decideranno di non farlo chiederemo ai cittadini di boicottare le vendite, per mantenere un valore alla giornata del Lavoro, un valore molto più alto del profitto, soprattutto oggi che la giornata cade in una fase di inasprimento della crisi, una crisi che ormai dura da cinque anni e che le banche, le imprese e i loro governi hanno scaricato sui cittadini e le masse popolari.

mercoledì 25 aprile 2012

A Rapallo, oggi, un atto di Resistenza



Questa mattina a Rapallo, alle ore 11.30, non appena il Signor Delpino ha iniziato a leggere la sua orazione conclusiva della celebrazione ufficiale del 25 Aprile, la stragrande maggioranza dei partecipanti al corteo e la totalità delle forze politiche di sinistra, intervenute con le proprie bandiere, ha abbandonato la piazza, raccogliendo l'appello che il Partito Comunista dei Lavoratori aveva lanciato lunedì.

I manifestanti hanno compiuto questo gesto con grande dignità, senza quelle contestazioni rumorose che pure sarebbero state giustificate, ma che non si sono verificate, per il profondo rispetto che tutti nutriamo nei confronti dell'ANPI.

Si è trattato, fatte le debite proporzioni, di un attto concreto di Resistenza, di un gesto che ha reso nuovamente attuale questa parola. Resistenza contro l'arroganza e la superficialità dell'Amministrazione Comunale rapallese, che non ha avuto neppure la sensibilità di capire che questa orazione così importante, al termine di una manifestazione così importante, non poteva essere affidata all'organizzatore della ricostituzione del partito fascista nel nostro territorio.

Un nostro sentito "grazie" a tutti i rapallesi che questa mattina hanno saputo impartire alla propria Giunta Comunale una lezione di democrazia.

Il Direttivo della sezione "Rosa Luxembourg" del PCL di Rapallo

lunedì 23 aprile 2012

25 APRILE PROVOCAZIONE A RAPALLO




La decisione di affidare l'orazione ufficiale, a conclusione della manifestazione rapallese per la celebrazione del 25 aprile, al giornalista Marco Delpino rappresenta una provocazione che non siamo disposti ad accettare.
Il Signor Delpino è stato colui che ha di recente ospitato, organizzato e sponsorizzato a Santa Margherita Ligure, in occasione della ricorrenza della famigerata "marcia su Roma", il convegno per la ricostruzione del Partito Fascista. Ospite d'onore la vedova del fucilatore di partigiani Giorgio Almirante.

In quell'occasione il Signor Delpino si permise anche, di fronte alle nostre critiche, di sventolare la sua tessera dell'ANPI e di darci lezioni di democrazia. Bene, per noi il 25 aprile non è la Festa dell'Unità degli italiani, come Delpino e altri cercano di farci credere. Per noi il 25 aprile è e resterà sempre la Festa della Liberazione: la liberazione dal nazismo e la liberazione dai fascisti.

Per questo motivo parteciperemo al corteo, assisteremo alla deposizione della corona di fiori sotto il muro ove furono fuciliati i partigiani rapallesi ma non ci fermeremo ad ascolare l'orazione, e invitiamo le altre forze forze politiche ed organizzazioni democratiche, prima fra tutte l'ANPI, a fare altrettanto.

Il Direttivo della sezione "Rosa Luxembourg" del Partito Comunista dei Lavoratori di Rapallo

lunedì 16 aprile 2012

ELEZIONI RAPALLO LA PROVOCAZIONE DI CARANNANTE



RISCHIO VOTO SCAMBIO A RAPALLO:
RICHIESTA DI OSSERVATORI DELL'ONU E DELL'OCSE

In oltre 20 anni di occupazione del potere da parte dei soliti partiti  il sistema sociale e politico rapallese è entrato in una fase delicata e pericolosa, perché è sempre più difficile per i partiti al potere e per i loro esponenti e rappresentanti, distinguere l'interesse generale della città dal proprio interesse a perpetrare i propri sistemi di potere, a discapito di un cittadino sempre meno rappresentato e tutelato che sta perdendo i diritti quali quelli alla istruzione, alla salute, allo sport, a poter vivere dignitosamente nel proprio paese.
Il rischio diffuso di voto di scambio, di voto procacciato dietro rilascio di favori, è un rischio che va verificato da enti autorevoli, chiediamo quindi all'ONU ed all'OCSE di attivarsi nell'ambito delle proprie prerogative internazionali, anche mediante l'apertura di una procedura atta a verificare l'attuale situazione, al fine di assicurare un legale, democratico svolgimento del processo elettorale nelle elezioni amministrative di Rapallo garantendo la presenza di Osservatori Internazionali.

martedì 3 aprile 2012

AIUOLA IN PASSEGGIATA RAPALLO, SCHERZO D'APRILE O PRESA IN GIRO??



In ritardo con il pesce d'aprile compare sulla passeggiata a mare di rapallo una simulazione di spiaggia, una vera presa in giro nei confronti dei cittadini che fra pochi giorni si vedranno oscurare il mare dalla muraglia che protegge le spiagge private.
Forse dovremmo chiedere di lasciare questo provocatorio monumento anche dopo Pasqua, cosicchè i cittadini di Rapallo avranno la possibilità di avere una spiaggia, visto che il Comune di Rapallo non agisce in questo senso, nell'interesse dei propri cittadini.
Perché' noi rapallesi dobbiamo essere sempre vessati in questo modo?
 A Rapallo soltanto gli avanzi sono a disposizione dei ceti popolari: spiagge insufficienti per estensione e sprovviste di servizi indispensabili per una civile spiaggia, come l’accesso garantito al mare da parte delle persone disabili, il servizio di salvataggio e docce e servizi igienici.
Vorrà dire che quest'estate ci abbronzeremo nell'aiuola di fronte al chiosco??

lunedì 26 marzo 2012

LE 12 PRIORITA' DEL PARTITO COMUNISTA DEI LAVORATORI PER LE ELEZIONI AMMINISTRATIVE DI RAPALLO 2012

         

  • Blocco della costruzione del depuratore cittadino, costruzione del depuratore ecologico comprensoriale, Municipalizzazione senza indennizzo dell'acquedotto, raccolta rifiuti differenziata (quella vera) con conseguente abolizione della TARSU

  • Apertura di una discussione pubblica che porti al ripensamento della Curia e del Comune, per il cambio di destinazione d'uso dello spazio della costruenda Chiesa di Sant'Anna, con un parco pubblico per bambini.

  • Massicci investimenti nella scuola pubblica messa in sicurezza di palestre, asili e scuole, abolizione della spesa per le famiglie per la scuola dell'obbligo (libri e buoni pasto)

  • In materia di sanità chiediamo, come misure urgenti a carico del Bilancio Comunale, un ambulatorio pubblico e gratuito (servizio attualmente assolto, a pagamento, dalla Croce Bianca) e un servizio di trasporto gratuito per i dializzati.

  • Stop all'edilizia privata, investimenti in edilizia pubblica urbanistica come la passerella sul boate, prolungamento della passeggiata a mare di Prelo per Santa Margherita e dal Castello dei Sogni fino a Zoagli (proposta da noi avanzata nella scorsa campagna elettorale, ripresa dal centrodestra che vinse le elezioni ed ovviamente mai realizzata), con contestuale ristrutturazione delle vie di accesso alle spiaggia del Castello dei Sogni del “pozzetto”

  • la creazione di una spiaggia libera attrezzata al posto dei bagni Lido - Flora, con eliminazione delle cabine e destinazione di uno spazio nella spiaggia per il posizionamento di un certo numero di piccole imbarcazioni di residenti . Senza le cabine che ostruiscono la visibilità e con le lance e i gozzi in spiaggia Rapallo tornerebbe ad assumere l’aspetto di una città di mare.


  • Apertura di un tavolo di discussione sul traffico e sull'inquinamento che possa nel giro di massimo sei mesi, adottare misure drastiche per la soluzione del problema.

  • posizionare dei “dissuasori” ( le cunette artificiali gialle e nere) in alcuni punti della città, spesso percorsi dalle auto a grande velocità, con conseguente pericolo per l’ incolumità dei pedoni.


  • Abolizione degli stipendi per gli amministratori comunali eletti (Sindaco, Assessori, gettone per Consiglieri), sostituzione con semplice rimborso spese facoltativo

  • Serio censimento delle case sfitte, abbinato ad un controllo più rigoroso riguardo alla concessione ed al mantenimento della residenza, e di introdurre una tassazione straordinaria sulle case sfitte da oltre un anno. Confidiamo che questa misura possa costringere molti proprietari ad affittare, con una conseguente riduzione del prezzo di mercato degli affitti. In ogni caso le risorse derivanti dalla tassazione straordinaria dovrebbero essere impiegate per sostenere le famiglie più bisognose attraverso un contributo pubblico volto a coprire una certa quota dell’affitto.


  • Il territorio occupato dall’attuale campo del golf è una risorsa di grandi potenzialità, a cui di fatto i rapallesi devono rinunciare. E’ quindi necessario che il campo da golf sia pubblico, come avviene in altri Paesi. E non sia riservato solo ai golfisti, ma venga affiancato da percorsi pedonali immersi nel verde, a disposizione di tutti.

  • Strutture sportive: a Rapallo per mandare i figli a praticare qualsiasi sport bisogna pagare, pagare e ancora pagare. È assolutamente necessario investire risorse e contributi alle associazioni sportive, nonché ovviare a carenze strutturali enorme, fra le quali vogliamo citare solo le due più evidenti: la mancanza di un campo per l’atletica leggera dall’assenza di un palazzetto dello sport comunale.

martedì 13 marzo 2012

La vergogna dell'ospedale di Rapallo, spesi milioni di euro pubblici e non funzionano i servizi promessi



In data 09/03/12 a 30 pazienti dializzati è stato comunicato che da aprile non potranno più usufruire del trasporto in ambulanza.

Questo perchè secondo una legge regionale i suddetti pazienti non sono in possesso dei requisiti indispensabili x usufruire di questo servizio. Cioè deambulano da soli,quindi hanno diritto a un rimborso spese di viaggio.(alcuni non hanno la patente e l'ospedale è lontano dalla stazione)
La dialisi è una terapia salvavita ma altamente invalidante.
Un paziente in dialisi ha diritto di non avere altri pensieri.
Ha diritto ad essere trasportato con tutte le sicurezze.

Ma la cosa grave è che ai pazienti di S Margherita e Rapallo era stata promessa la dialisi vicino a casa,cioè nel nuovo ospedale di Rapallo.
Per anni i politici hanno giocato con la loro speranza più grande: non compiere così tanta strada 3 volte alla settimana.
Il reparto di dialisi nel nuovo ospedale c'è,è al 3 piano,con tanto di cartello indicativo.Ma è vuoto ed inutilizzato.La Regione non vuole aprirlo e mantenerlo.
A che scopo costruire un nuovo ospedale da 72 mila euro se poi non si può farlo funzionare?
Inoltre al suo interno il reparto di cardiologia  (che a Sestri Levante funzionava benissimo) è stato accorpato al reparto di medicina ed andrà a scomparire.
Chi si offre di trasportare i pazienti dializzati gratuitamente non dice la verità.
Tutte le Pubbliche assistenze non si rifiuteranno di trasportarli ma lo faranno con i soldi dei pazienti?

domenica 11 marzo 2012

ANDREA CARANNANTE SINDACO DI RAPALLO

La sinistra rapallese cala definitivamente le braghe

DISSIDENTI PD, CHE ACCUSAVANO LA CERCHI DI ESSERE DEMOCRISTIANA: ALLEATI ALL'UDC E AGLI EX AN
NOSTALGICI DELLA VECCHIA SINISTRA DI POTERE SCENDONO IN CAMPO CON L'IMPROVVISATA LISTA DI SEL


                                    
                    In mezzo al guado non si può stare, occorre scegliere.
 
Al di là dei ridicoli auspici della sinistra rapallese da sempre debole, ai quali sono loro i primi a non credere, emerge in tutta la sua evidenza, che alle elezioni amministrative 2012 oltre al Partito Comunista dei Lavoratori non sarà presente nessuna formazione davvero di sinistra.
Dopo la presentazione della fittizia lista di SEL creata appositamente per le elezioni e che fra due mesi scomparirà e dopo che i dissidenti del PD (che accusavano la Cerchi di essere democristiana) addirittura dichiarano di allearsi l'UDC e alcuni fuoriusciti da AN, la conferma è definitiva.
In mezzo al guado non si può stare, occorre scegliere.
I gruppi dirigenti della sinistra rapallese che tornano a galla dopo un curriculum fallimentare si sono ancora oggi rivelati incapaci di farlo. Ma lo possono fare i militanti comunisti e il popolo della sinistra che con le poltrone non ha nulla a che fare.
Non si può stare tutta la vita “criticamente” da militanti comunisti dentro un partito riformista, per di più a fronte di una grande crisi rapallese e di un livello di scontro storicamente nuovo.
Il Partito comunista dei Lavoratori (PCL) si presenta all'appuntamento elettorale per unire, ma non su un richiamo simbolico, o su un evocazione di sentimenti, suggestioni, nostalgie, ma su un programma di alternativa.
La grande crisi della nostra città spinge ovunque una giovane generazione a cercare le vie della propria liberazione. Occorre darle ovunque un progetto cosciente e un riferimento a sinistra.
Se non ora quando?

martedì 6 marzo 2012

RAPALLO


Arrivano gli Assessori Regionali, voltiamo alla larga!



Eccoci, a Rapallo inizia questa settimana la sfilata dei politici regionali, aspettando gli arrivi nazionali, si inizia con l'Assessore Regionale alle infrastrutture invitata dal candidato Sindaco Cerchi, Raffaella Paita e si prosegue subito dopo con l'invito del candidato Giorgio Costa, del vicepresidente della Regione Assessore pianificazione territoriale, urbanistica Marylin Fusco.
Ma cosa vengono a fare?
Forse vogliono raccontarci di come la Regione Liguria sta svendendo il patrimonio pubblico e gli edifici ospedalieri pagati dai cittadini per risanare il debito?
Oppure vogliono raccontarci dei loro privilegi da politici professionisti?
Forse verranno a mendicare il vostro prezioso voto, auspicando la vostra partecipazione alla cuccagna elettorale rapallese proponendovi in modo unanime la soluzione a tutti i vostri problemi.
Benvenuti signore e signori, alla propaganda delle ingannevoli promesse, pur che noi continuiamo a pagare tutte le spese del loro grasso mantenimento.
Rapallesi! Tanto un voto vi chiedono, ed il gioco continua.

domenica 4 marzo 2012

BLOCCARE LA FUSIONE Iren-A2A

i Sindaci e i candidati si esprimano, visto che fra i nemici più pericolosi della democrazia ci sono la privatizzazioni dei beni comuni.


La fusione di Iren-A2A ha un unico scopo: rincorrere il profitto e generare fatturato, a dimostrare che chi comanda sono i fondi di investimento, le banche che prestano denaro: chi comanda è il mercato.
Chi paga l’orchestra decide la musica, ma i candidati Sindaco preferiscono non esprimersi, si riempono la bocca di “acqua pubblica” mentre le bollette sono state aumentate e gli amministratori locali eletti dai cittadini non hanno fiatato.
Contro la possibile fusione di IREN e A2A (che creerebbe un colosso finanziario senza precedenti, con conseguenze devastanti per i cittadini e per i Comuni) i candidati Sindaco dovrebbero annunciare le barricate invece neppure il coraggio di esprimersi.....(neppure su domande specifiche del comitato acqua pubblica).
A che cosa è servito il referendum? I candidati alle elezioni amministrative continuano ad ignorare i 26 milioni di italiani che hanno chiaramente detto che la gestione dell’acqua (e dei servizi pubblici) deve essere pubblica e priva di profitti. Per l’ennesima volta la politica sta facendo carta straccia dei referendum e della Costituzione. Ma per quanto potrà durare tutto questo?
La difesa dei beni comuni diventa la chiave per la nostra campagna elettorale, che ha come unico scopo l'utilizzo di spazi pubblici per denunciare le malefatte dei politicanti sia di destra che di sinistra e aprire le porte della politica alla partecipazione dei cittadini.
Proprio per questo come i comitati hanno sempre sottolineato:
SI SCRIVE ACQUA SI LEGGE DEMOCRAZIA!

giovedì 1 marzo 2012

Via Mameli al via la piantumazioni di alberi di campagna (elettorale)



Mentre a Rapallo il degrado consolidato impera, ecco il colpo di teatro, arriva la piantumazione in Via Mameli.
In una città notoriamente ambientalista, dove si costruiscono chiese nell'unico spazio libero, dove si realizzano depuratori negli spazi verdi e dove si investe un milione di euro di soldi pubblici in videosorveglianza, ecco la svolta a due mesi dalle elezioni arrivano i viali alberati!
Siamo davvero stufi, diffidiamo di questo ennesimo momento di sbornia elettorale, la ventennale esperienza ci ha ormai dimostrato che in Comune i consiglieri che pur continuano ad essere eletti con i nostri voti, una volta eletti si dimenticano completamente di noi.
Guardando i lavori in Via Mameli per la piantumazione dei “peri selvatici”, la nausea diventa il fenomeno meno preoccupante, di questo gioco che sono le elezioni e per la convinzione che consiglieri e aspiranti tali, che tutta la città e il suo avvenire, siano retti dalla maggioranza dei voti

mercoledì 29 febbraio 2012

ELEZIONI AMMINISTRATIVE 2012 LETTERA DI PROPOSTA AI CANDIDATI SINDACO



Proponiamo bozza del registro delle unioni civili da far sottoscrivere ai candidati Sindaco di Rapallo, qualora eletti si impegnino nell'immediata istituzione (ENTRO DICEMBRE 2012)
Le unioni civili sono un dato di fatto e sono un fenomeno che non deve essere sottovalutato dal punto di vista istituzionale, pur sapendo che la Costituzione afferma con chiarezza che soltanto lo Stato può disciplinare l’ordinamento civile, il Comune resta per i cittadini l'autorità più vicina.Un cambio culturale nella vita di Rapallo potrebbe esser scritto e che ufficialmente sancirebbe la costituzione del Registro per le unioni civili presso l’anagrafe comunale.


BOZZA DA SOTTOSCRIVERE
Registro coppie di fatto:
Il Comune di Rapallo, da sempre impegnato a tutelare la piena dignità ed il carattere di libera scelta delle convivenze, sostenendone il pubblico rispetto, istutiusce il Registro delle coppie di fatto, al quale possono essere iscritte persone non legate da vincoli “legali” (matrimonio, affinità, adozione, tutela), ma esclusivamente da vincoli “affettivi”.
I criteri fissati   dall’Amministrazione per la gestione del Registro sono i seguenti:
  1. L’iscrizione nel Registro avviene esclusivamente sulla base di una domanda presentata congiuntamente dagli interessati. Può essere richiesta da:
    • due persone, anche dello stesso sesso, non legate da vincoli di matrimonio, parentela, affinità, adozione, tutela, ma da vincoli affettivi, coabitanti da almeno un anno ed aventi la residenza nel Comune di Rapallo;
    • due persone, anche dello stesso sesso, coabitanti da almeno un anno per motivi di reciproca assistenza morale e/o materiale ed aventi residenza nel Comune di Rapallo;
  2. La cancellazione dal Registro avviene:
    • nel caso venga meno la situazione di coabitazione;
    • nel caso venga meno la situazione di reciproca assistenza morale e/o materiale attraverso specifica manifestazione di volontà ;
    • nel caso venga meno la situazione di residenza nel Comune di Rapallo. Tale informazione può essere acquisita a seguito di apposita dichiarazione resa da una od entrambe le persone interessate, oppure d’ufficio da parte dell’Amministrazione Comunale;
    • a seguito di  formale richiesta di cancellazione inoltrata da una o entrambe le persone interessate 
Ai richiedenti verrà rilasciata una  “Attestazione di avvenuta iscrizione nel Registro delle Coppie di Fatto del Comune di RAPALLO."

IO SOTTOSCRITTO __________________CANDIDATO SINDACO DEL COMUNE DI RAPALLO IN CASO DI ELEZIONE MI IMPEGNO A REALIZZARE IL REGISTRO DELLE UNIONI DI FATTO ENTRO LA DATA DEL 31 DICEMBRE 2012

FIRMA ________________________

domenica 26 febbraio 2012

TANTO RADICALI QUANTO MARCHIONNE: NAZIONALIZZARE LA FIAT



Comunicato stampa di Marco Ferrando
L'intervista rilasciata da Marchionne al Corriere richiederebbe a sinistra una risposta altrettanto radicale: una campagna di massa per la nazionalizzazione della FIAT.
Sergio Marchionne,col suo brutale candore,ha rivendicato il diritto di espropriare i lavoratori dei loro diritti individuali(articolo 18),dei loro diritti sindacali(Pomigliano come modello),e persino del loro lavoro(minacciata chiusura di due stabilimenti in Italia).Perchè se FIAT vuole espropriare gli operai, gli operai non possono rivendicare l'esproprio della FIAT? Peraltro una nazionalizzazione della FIAT sotto controllo dei lavoratori sarebbe solo la restituzione alla società italiana di ciò che essa ha già più volte pagato con innumerevoli regalie pubbliche agli Agnelli. Tutte le sinistre politiche e sindacali si battano unitariamente per questo obiettivo, invece di negoziare con Monti e coprire il PD.
MARCO FERRANDO

sabato 25 febbraio 2012

ELEZIONI AMMINISTRATIVE RAPALLO 2012

LA SCELTA DI SOTTRARVI AL CONFRONTO PUBBLICO E' UN VOSTRO DIRITTO:
IL DIRITTO ALL'ARROGANZA E ALLA BASSA PROPAGANDA


Dopo il nostro appello ad un confronto pubblico fra candidati Sindaco di Rapallo, non possiamo fare altro che notare la solita abilità a sottrarsi alla discussione preferendo invece “trafugare” equilibri e alleanze finalizzati esclusivamente alla conta dei voti e non al proponimento di un programma nei reali interessi cittadini.
Preferiscono infrangere gli interessi degli elettori comunicando solo ed esclusivamente con costosi metodi (manifesti, cene, point elettorali, aperitivi...) nel solito spettacolo indecoroso e avvilente che ha l'unico merito di rappresentare la falsità che caratterizza la politica Rapallese, una politica di bassa propaganda senza contraddittorio.
Evidentemente la paura di confrontarsi sugli argomenti prevale su tutto, restando così palese l'arroganza di chi ha denaro a disposizione per comprarsi altri strumenti di propaganda.

giovedì 23 febbraio 2012

DEPURATORE RAPALLO

DESTRA E SINISTRA UNITI NEL PROGETTO CHE CALPESTA LA VOLONTA' DEI CITTADINI

E probabilmente anche le nornative


Ritardi e incompetenze alla base della realizzazione del depuratore di Rapallo, presentato ieri in Consiglio Comunale, un manufatto in cemento enorme, inguardabile con tanto di ciminiera in uno dei pochi spazi verdi rimasti in città.
Ecco cosa sono riusciti a fare i nostri amministratori comunali con il quasi silenzio delle opposizioni, ecco le nuove opere per il rilancio cittadino, centinaia box auto, Chiesa e depuratore!
Ora è tempo di mobilitarci, codesti signori non possono pensare di fare il comodo loro, mortificando e calpestando i cittadini di Rapallo, che protestano perché si sentono defraudati, senza essere mai coinvolti nella scelte.
Purtroppo viene da pensare: quali interessi dietro tutto ciò?
Il popolo non è più sovrano?
I Sigg. Consiglieri Comunali chi o cosa rappresentano?
Le vere colpe forse sono di noi cittadini che votiamo sempre le stesse persone, oramai incapaci di governarci. Il depuratore per il finto bene della collettività non si deve fare, visto l'esistenza di valide alternative, come c'è stata volontà politica nel far approvare il progetto ci dev'essere la stessa volontà nel bloccarlo.
Oggi ci chiediamo come mai del depuratore se ne è parla solo in campagna elettorale? Quante e chi sono le persone coinvolte? E' davvero utile e non è un danno per la città?
Allora si faccia avanti chi ha avallato il progetto!
Noi ci mobiliteremo in ogni sede necessaria, assumendoci come sempre le nostre responsabilità.
Andrea Carannante
Candidato Sindaco di Rapallo per il Partito Comunista dei Lavoratori

martedì 21 febbraio 2012

Elezioni Comunali di Rapallo


IL CANDIDATO SINDACO DEL PCL ANDREA CARANNANTE PROPONE IL DIBATTITO PUBBLICO.

Ritenendo importante creare luoghi di dibattito dove i candidati possano confrontarsi, nell'ottica di perseguire una competizione elettorale vera e non di promesse da televenditori, sfidiamo gli altri candidati Sindaco ad un dibattito pubblico, libero, senza censure.
Basta masticare parole che non hanno nessun significato come, democrazia e partecipazione, soprattutto in queste settimane dove rimaniamo allibiti per questo nauseante coro di voci che, dichiarandosi ipocritamente mosse dal proposito di migliorare Rapallo, richiedono il sostegno dei cittadini.
Una realtà fatta di traffico, inquinamento, cemento, tagli spregiudicati alla sanità, alla scuola e allo stato sociale.
Il diritto dei cittadini (elettori) non contempla la partecipazione democratica, ma solo la sterile arma della matita sulla scheda elettorale?
La risposta è si, ma in questa tornata elettorale non vi sarà consentito, e questo è l'impegno che mi prenderò personalmente.
Per questo siamo noi oggi a chiedere ufficialmente un dibattito fra i candidati, li sfidiamo ad accettare il confronto nel quale però a fare le domande saranno i cittadini, siamo certi che in questo modo si parlerà per una volta dei temi che davvero interessano la nostra vita di Rapallesi.
Se per voi la democrazia è un gioco, una partita a carte, un' opportunità di lavoro, non accettate questa sfida.

domenica 19 febbraio 2012

Breve considerazioni sulle raccolte di firme "salva il tuo tribunale"



Il nuovo palazzo di giustizia è costato complessivamente 13,3 milioni di euro di soldi pubblici (cioè nostri), anche il progetto finanziato dal comune di Chiavari è stato approvato dai vertici della Magistratura, dall'Ordine degli Avvocati e dal Provveditorato alle Opere Pubbliche.
Quando venivano spesi questi denari pubblici, che potevano probabilmente essere spesi in ristrutturazione delle scuole, sanità e decoro urbano dov'erano i banchetti per la raccolta di firme?
Quando la spesa pubblica si comprime a discapito delle classi sociali più deboli, nessuna mobilitazione proviene da questi settori, oggi che la Legge delega 14/09/2011 n°148 nell'ottica di un contenimento della spesa pubblica nazionale prevede la revisione delle circoscrizioni dei Tribunali con la possibile soppressione del tribunale di Chiavari e il suo accorapamento a Genova o a La Spezia, la mobilitazione è stata totale dai Sindaci alle Giunte e tutti i settori delle classi dirigenti.
Ci pare evidente che nonostante la stretta economica le caste continuino a difendere se stesse.
PARTITO COMUNISTA DEI LAVORATORI
Federazione del Tigullio