domenica 4 marzo 2012

BLOCCARE LA FUSIONE Iren-A2A

i Sindaci e i candidati si esprimano, visto che fra i nemici più pericolosi della democrazia ci sono la privatizzazioni dei beni comuni.


La fusione di Iren-A2A ha un unico scopo: rincorrere il profitto e generare fatturato, a dimostrare che chi comanda sono i fondi di investimento, le banche che prestano denaro: chi comanda è il mercato.
Chi paga l’orchestra decide la musica, ma i candidati Sindaco preferiscono non esprimersi, si riempono la bocca di “acqua pubblica” mentre le bollette sono state aumentate e gli amministratori locali eletti dai cittadini non hanno fiatato.
Contro la possibile fusione di IREN e A2A (che creerebbe un colosso finanziario senza precedenti, con conseguenze devastanti per i cittadini e per i Comuni) i candidati Sindaco dovrebbero annunciare le barricate invece neppure il coraggio di esprimersi.....(neppure su domande specifiche del comitato acqua pubblica).
A che cosa è servito il referendum? I candidati alle elezioni amministrative continuano ad ignorare i 26 milioni di italiani che hanno chiaramente detto che la gestione dell’acqua (e dei servizi pubblici) deve essere pubblica e priva di profitti. Per l’ennesima volta la politica sta facendo carta straccia dei referendum e della Costituzione. Ma per quanto potrà durare tutto questo?
La difesa dei beni comuni diventa la chiave per la nostra campagna elettorale, che ha come unico scopo l'utilizzo di spazi pubblici per denunciare le malefatte dei politicanti sia di destra che di sinistra e aprire le porte della politica alla partecipazione dei cittadini.
Proprio per questo come i comitati hanno sempre sottolineato:
SI SCRIVE ACQUA SI LEGGE DEMOCRAZIA!

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