mercoledì 26 settembre 2012

IL PCL PRESENTE ALLE PROSSIME ELEZIONI POLITICHE


(25 Settembre 2012)

Un programma di rivoluzione sarà presente alle prossime elezioni politiche, come già nel 2008.

Il Comitato politico nazionale del Partito Comunista dei Lavoratori, riunito ieri a Bologna, ha infatti deciso la presentazione autonoma del PCL alle prossime elezioni politiche, sia per la Camera che per il Senato. Avviando in tutta Italia gli adempimenti necessari alla presentazione, contro i mille ostacoli posti da leggi elettorali reazionarie.

Il PCL è l'unico partito che si batte per un governo dei lavoratori: che nazionalizzi senza indennizzo la FIAT e tutte le aziende che licenziano, inquinano, calpestano i diritti sindacali, ponendole sotto il controllo dei lavoratori; che nazionalizzi le banche, sotto controllo sociale, per liberare milioni di famiglie dal cappio di mutui usurai e cancellare il debito pubblico verso i banchieri; che ripartisca fra tutti il lavoro, attraverso una riduzione generalizzata dell'orario a parità di paga,l'assunzione a tempo indeterminato di tutti i precari, la cancellazione di tutte le leggi di precarizzazione del lavoro, un grande piano di nuovo lavoro in opere sociali ( a partire dal risanamento dell'ambiente e del territorio).

Solo il rovesciamento del capitalismo può consentire la realizzazione di questo programma. Che il PCL porterà senza remore nella campagna elettorale, come nelle lotte di ogni giorno: contro Monti e tutti i partiti che lo sostengono, a partire dal PD; e contro ogni variante di populismo: xenofobo(Lega) , questurino ( Di Pietro), cabarettistico/web ( Grillo).

Non saranno né le toghe giudiziarie né i comici milionari a salvare i lavoratori. Solo una vera rivoluzione può cambiare le cose: in Italia , in Europa, nel mondo.
PARTITO COMUNISTA DEI LAVORATORI

venerdì 14 settembre 2012

Il paradosso di Rapallo città dello sport non ha eguali in tutta Italia.


Si vuol candidare davvero Rapallo, non è uno scherzo, una città con strutture sportive inadeguate a tal punto che è costretta a noleggiare la palestra della casa della gioventù all'amministrazione parrocchiale per quasi 100.000 euro l'anno altrimenti non si potrebbe nemmeno iniziare l'anno sportivo, una città dove le molte società sportive non avranno mai la possibilità di crescere e quelle che osano farlo, devono emigrare altrove.
Palestre fatiscenti all'interno delle scuole, strutture fuori norma, che denunciammo già dal novembre 2010 con un volantinaggio all'interno del consiglio comunale durante la seduta, e con una raccolta firme, ma da allora nulla è cambiato.
Che faranno vedere agli ispettori europei che dovranno designare la candidata Rapallo come città europea dello sport?
I container sedi delle società calcistiche?
I bagni delle scuole Marconi?
I parcheggi gratuiti inesistenti a disposizione della casa della gioventù?
Il parcheggio nato sulla pista di atletica leggera?
Il campo da calcio del Poggiolino?
La costruenda Chiesa Di Sant'Anna nell'unico spazio in centro rimasto?
Se Rapallo diventerà città europea dello sport, ci aspettiamo che Aosta diventi città europea per il mare pulito e per le spiagge.
Andrea Carannante