venerdì 5 settembre 2014

Profughi: ama il prossimo tuo come te stesso, ma se è “negro” amalo un po' meno

Il flusso di migranti che la crisi planetaria del capitalismo unita alle guerre che questo sistema economico insensato e brutale fomenta e finanzia in continuazione per i proprio interessi, rappresenta, come al solito, una manna dal cielo per i forcaioli e i razzisti di ogni angolo del Bel Paese, e quelli sammargheritesi non potevano essere da meno.

Nel caso specifico si tratta di una quarantina di persone (quantità pari a un bus turistico mezzo vuoto), accolte temporaneamente in un ambiente protetto e supportate da un finanziamento pubblico che ne garantisce la sussistenza.

Eppure sembra che la civile e progredita S. Margherita Ligure non sarà in grado di sopportare questa “invasione barbara”. Lo comprendiamo: ai fascisti locali fanno molto più comodo le centinaia di migranti allo sbando, costretti a una condizione di clandestinità, pronti a vendersi alla mafia o all'imprenditoria nostrana per pochi spiccioli: questi 40 “negri” dotati di mezzi di sussistenza, benché minimi, non servono allo scopo. E allora, forza, agitiamo gli spettri della TBC, dell'ebola e delle mannaie, e alle prossime elezioni arriverà la ricompensa dei concittadini debitamente terrorizzati.

Bene, se lo Stato e la comunità non ce la fanno, noi militanti del PCL offriamo la nostra piena collaborazione per l'accoglienza di questi esseri umani, ai quali offriamo anche la nostra piena solidarietà umana.

Direttivo del Partito Comunista dei Lavoratori
sezione “Rosa Luxemburg” del Tigullio


giovedì 31 luglio 2014

Ordinanza Parchi: se il problema sono le birrette al Parco Casale...

È di questi giorni la notizia di un’ordinanza che vieterebbe di fumare e consumare alcolici presso i parchi pubblici del territorio di Rapallo.

Premesso che esistono già delle normative che regolamentano il divieto di fumo in presenza di donne in stato di gravidanza e bambini, ci pare che l’ordinanza non sia un modo ottimale per migliorare la qualità della vita, dell’ordine e del decoro nei parchi. Crediamo che sia invece un atto di autoritarismo volto a nascondere una mancanza di efficienza da parte degli organi preposti alla pulizia e alla sorveglianza, a causa anche di una mancanza di organizzazione dei relativi vertici

Con questa scelta di stampo proibizionista, inoltre, non si fa più distinzione tra l’utente che si gusta birra e panino con sigaretta in modo civile, magari in angolo tranquillo del Parco Casale, che è l'unico vero Parco Pubblico di Rapallo fruibile da tutti, adulti e bambini, e la sconsideratezza di alcuni incivili dei quali non neghiamo affatto l’esistenza.

Chiediamo quindi che, in luogo della presente ordinanza, siano intensificati i controlli di sicurezza e le attività di pulizia, visto che non si può imputare alle sole cicche di sigaretta lo stato di incuria dei parchi cittadini, dato che riguardo alla ubriachezza molesta esistono già delle normative da far rispettare, senza inserire ulteriori norme che rendono ancora più difficile vivere serenamente in una città come Rapallo, dove il grigiore fa da protagonista da anni.

venerdì 25 luglio 2014

San Michele: la Capitaneria sta facendo il suo lavoro, adesso tocca al Comune fare il suo



In merito alla questione della balneabilità di San Michele di Pagana, oggi c'è stato un incontro fra
Andrea Botto, coordinatore del Partito Comunista dei Lavoratori del Tigullio e membro del Comitato Spiagge Libere di Rapallo, e i Comandanti della Capitaneria del Porto di Santa Margherita Ligure ( Tenente di Vascello) Felice Monetti, e di Rapallo (Maresciallo Cristian Ferrari).

Botto ha fatto presente che la balneabilità nei golfi di Pomaro, Trelo e Prelo risulta estremamente insicura, oltre che poco salubre, a causa dei molti ormeggi proliferati selvaggiamente negli ultimi decenni, fino a raggiungere il numero di 200, con conseguente andirivieni di barche a motore all'interno delle baie.
Botto ha anche segnalato il fatto che le sole tre boe attualmente presenti sono insufficienti a segnalare il divieto di accesso alle baie per le imbarcazioni non titolari di ormeggio.
Botto ha infine denunciato la situazione di pericolosità per i bagnanti nelle zone del Castello dei Sogni e del Pozzetto dove, a causa della mancanza di boe, i passaggi delle imbarcazioni avvengono troppo vicino alla costa e spesso anche ad alta velocità.

I due Comandanti si sono dimostrati disponibili al confronto ma soprattutto molto sensibili al tema della sicurezza.
I Comandanti Monetti e Ferrari hanno informato di avere già provveduto proprio in questi giorni a posizionare le boe di fronte alla spiaggia del Pozzetto, intervento reso possibile anche grazie alla copertura finanziaria garantita dal Comune di Zoagli.
I Comandanti hanno convenuto sul fatto che sarebbe opportuno effettuare un intervento identico davanti alla spiaggia del Castello dei Sogni, e soprattutto hanno preso in considerazione la proposta del PCL e del Comitato Spiagge di delimitare tutto il Golfo di San Michele con ulteriori boe e con una “catena carrozzabile” di galleggianti colorati, in modo da rendere maggiormente percepibile alle imbarcazioni non titolari di ormeggio il divieto di ingresso nel golfo. Naturalmente l'uscita e l'entrata delle imbarcazioni ormeggiate andrebbe garantita con il posizionamento di opportuni “cancelli di ingresso”.

E' chiaro che per effettuare queste semplici ma assolutamente necessarie opere occorrono dei soldi e che, pertanto, Comune e balneari sono chiamati a prendersi le loro responsabilità, in nome della sicurezza di tutti i bagnanti: rapallesi ed ospiti.

Botto, a nome di PCL e Comitato Spiagge, ha infine auspicato che al momento del rinnovo delle concessioni venga tenuta presente la necessità di salvaguardare la bellezza dei luoghi e dei fondali nonché la balneabilità in sicurezza di quella che ormai, di fatto, è diventata l'unica spiaggia libera di Rapallo.

Direttivo della sezione “Rosa Luxemburg” del PCL di Rapallo

martedì 6 maggio 2014

Programma Elettorale del PCL per le Elezioni Comunali di Rapallo - 25 maggio 2104

Perché il PCL si presenta alle Elezioni Comunali di Rapallo a sostegno del compagno

ANDREA CARANNANTE


La nostra presentazione rappresenta un elemento di continuità rispetto alle precedenti elezioni comunali del 2007 e del 2102, elezioni nelle quali ci siamo contraddistinti quale unica forza della sinistra presente in modo autonomo a sostegno di un programma chiaramente anticapitalista, laico e     orientato a creare le basi per una democrazia effettivamente partecipata, con un'attenzione particolare  all'investimento di risorse nei servizi sociali, nelle infrastrutture della periferia e delle frazioni, nella tutela dell'ambiente e della fruibilità del territorio collinare e del mare, sempre più vittime del degrado e delle speculazioni.

Un programma che, va sottolineato, abbiamo portato avanti dal 2006 ad oggi, giorno per giorno e indipendentemente dagli appuntamenti elettorali e che, opportunamente aggiornato e integrato grazie al contributo dei tanti nuovi compagni che ci hanno contattato, verrà presentato alla cittadinanza quanto prima.

Il candidato sindaco ideale per questo tipo di programma non può essere, a nostro giudizio,  che ANDREA CARANNANTE, cioè il compagno che si è maggiormente speso negli ultimi anni nel sostenere pubblicamente e in tutte le sedi gli interessi dell'ambiente contro il profitto, del lavoro contro il capitale, dei diritti civili contro i pregiudizi.

Il compagno Carannante, oltre all'attivismo politico, si è inoltre distinto per la sua presenza all'interno di diverse realtà associative e comitati spontanei di cittadini a sostegno di iniziative condivise dal nostro Partito, fra le quali ricordiamo il Comitato contro la Chiesa di S.Anna, il Comitato contro il dilagare del Gioco d'azzardo, il Comitato per difesa delle spiagge libere, il Rigiocattolaio, il Comitato per l'istituzione di un registro delle unioni civili, il Comitato contro la costruzione del Depuratore in zona Ronco e a favore di un depuratore comprensoriale

PROGRAMMA ELETTORALE

Politiche abitative …........................   pag 1
Mare e spiagge.................................. .pag  2
Politiche sociali e culturali …..........   pag 3
Urbanistica …................................... . pag 4
Viabilità ….........................................  pag. 4
Verde cittadino (o ciò che ne resta)    pag 5
Quartieri e frazioni  …......................  pag 6
Sport ….................................................pag 7


Politiche abitative

In tutta Italia, e soprattutto a Rapallo, gli affitti costano un occhio della testa, gli sfratti si susseguono impietosamente e tutte le soluzioni tentate hanno sortito il classico buco nell’acqua. Si tratta di un’emergenza drammatica a cui bisogna rispondere in modo deciso.
Proponiamo quindi per Rapallo un serio censimento delle case sfitte, abbinato ad un controllo più rigoroso riguardo alla concessione ed al mantenimento della residenza, e di introdurre una tassazione straordinaria sulle case sfitte da oltre un anno. Confidiamo che questa misura possa costringere molti proprietari ad affittare, con una conseguente riduzione del prezzo di mercato degli affitti. In ogni caso le risorse derivanti dalla tassazione straordinaria dovrebbero essere impiegate per sostenere le famiglie più bisognose attraverso un contributo pubblico volto a coprire una certa quota dell’affitto. Un piano di edilizia popolare, che nel nostro territorio è sempre stato assente, andrebbe invece concordato con regione, provincia e comuni limitrofi, stante la pratica impossibilità di reperire siti adatti alla costruzione di case popolari nel nostro territorio comunale, già abbondantemente e sciaguratamente cementificato, “grazie” all’opera delle amministrazioni democristiane che ci hanno governato per decenni.
Proponiamo inoltre il “blocco” alla costruzione di nuove case nel territorio ed un piano di ristrutturazione delle abitazioni abbandonate, che versano in condizioni di degrado ed abbandono, da destinare principalmente a residenza ed a cui il Comune potrebbe partecipare con la concessione di prestiti a tasso zero ed altre agevolazioni nel caso di giovani coppie ed avvio di eventuali attività di tipo contadino o artigianali.
Sportello per la casa Il Partito Comunista dei Lavoratori annuncia l’apertura di uno sportello  per la casa dopo l’approvazione dal Consiglio dei Ministri il “Decreto Lupi”. Sbandierato, proprio come il cosiddetto Jobs Act per quanto riguarda il lavoro, come risposta alla crisi abitativa, il decreto marcia in direzione esattamente opposta. Il ministro Lupi, sotto la guida del neo premier Renzi, conferma e rilancia le stesse politiche che fino ad oggi hanno portato in ogni angolo del paese, allo scoppio della bolla immobiliare ed alla deflagrazione dell’emergenza abitativa.
Per queste ragioni in una città come Rapallo dove i candidati continuano a parlare di liste e percentuali, senza proporre nessun programma concreto per difendere i cittadini dalla crisi, il Partito Comunista dei Lavoratori assieme ad alcuni legali che si sono resi disponibili e con la collaborazione dei comitati genovesi aprirà (a prescindere dalle elezioni) uno sportello per il diritto alla casa con una sede propria in città.
Di questa grande opera abbiamo bisogno a Rapallo, casa e reddito per tutti.

Mare e Spiagge

Il nostro Partito, con il candidato Sindaco Andrea Carannanate, è stato fra i promotori del Comitato per le spiagge libere e, al di là delle scadenze elettorali è stato sempre in prima linea nel denunciare gli abusi che, in nome delle logiche del mercato e del profitto, la nostra costa e il nostro mare devono subire.

Anche qui le nostre proposte sono da sempre semplici e chiare.


Proponiamo la creazione di una spiaggia libera attrezzata al posto dei bagni Lido - Flora, con eliminazione delle cabine e destinazione di uno spazio nella spiaggia per il posizionamento di un certo numero di piccole imbarcazioni di residenti (lance e gozzi della lunghezza massima di 5 metri), molti dei quali impossibilitati ad usufruire del mare a causa degli alti costi dei posti barca. Senza le cabine che ostruiscono la visibilità e con le lance e i gozzi in spiaggia Rapallo tornerebbe ad assumere l’aspetto di una città di mare.

San Michele di Pagana: Pomaro, Trelo e soprattutto Prelo sono baie di una bellezza incantevole, ma durante i mesi estivi vengono trasformate di fatto in porti turistici: in agosto vi si contano oltre 200 imbarcazioni ormeggiate a pochi metri dalla costa. La salute dell’acqua e dei fondali ne risente in modo pesante. Noi non chiediamo certo la “recinzione” di questi spazi, come si è fatto per la riserva marina integrale della Cala dell’ oro, al contrario: San Michele è l’unica spiaggia libera di Rapallo e deve essere frequentata e goduta dai rapallesi e dai turisti in modo intelligente e rispettoso dell’ ambiente. E’  pertanto necessaria una regolamentazione più attenta sulla concessione degli ormeggi, sulla loro sistemazione e sulle modalità di trasporto dei proprietari a bordo dell’ imbarcazione (trasporto che secondo noi dovrebbe avvenire a remi, data l’ estrema vicinanza dei “corridoi”alle acque balenabili).
Per quel che riguarda in particolare la baia di Prelo: le boe galleggianti arancioni, che dovrebbero delimitare l’ accesso delle imbarcazioni sono poche (tre) e scarsamente utili. Meglio sarebbe posizionare una catena continua di galleggianti, sull’ esempio della baia di Paraggi.

Proponiamo inoltre la costruzione, in accordo col Comune di Santa Margherita Ligure, di una passeggiata a mare che colleghi Prelo alla spiaggetta del Sole di Santa: si tratterebbe di un’opera che aumenterebbe l’attrattiva turistica di entrambe le cittadine e risolverebbe inoltre il problema del collegamento pedonale fra Rapallo e Santa, che attualmente si svolge sulla pericolosissima salita della Pagana, senza marciapiede.

Castello dei sogni: è uno degli angoli più belli della nostra costa, eppure da tempo immemorabile è lasciato in stato di abbandono: la spiaggia è sempre sporca e poco curata, ed è raggiungibile attraverso una scala di ferro pericolante. Mettervi mano al più presto è  assolutamente dobbligo.





Politiche Sociali e Culturali

Oltre alle proposte in materia di politiche abitative, chiediamo le seguenti misure urgenti.


_ il reperimento di adeguati spazi per asili nido comunali e per la scuola materna;

_ lo stanziamento di fondi per garantire il diritto allo studio ai meno abbienti ( borse di studio, contributi per l’ acquisto dei libri);

_ Otto per mille a favore dell'edilizia scolastica !

E’ il momento della svolta per le scuole di Rapallo fuori norma. A prescindere dalla scelta degli elettori di Rapallo ci impegnano fin da oggi a fare pressione sul sindaco eletto affinché presenti domanda per l’8 per mille statale indicando come progetto da finanziare o un intervento di edilizia scolastica o un intervento per far fronte a calamità naturali.
Ogni anno più di un miliardo di euro esce dalla casse dello Stato con il meccanismo dell’8 per mille: principale beneficiaria è la Chiesa cattolica che con il 37% delle firme si aggiudica l’82% dei fondi, in virtù del meccanismo per cui le quote non espresse – quelle che non vengono destinate, perché il contribuente non firma né per lo Stato né per una delle confessioni religiose che ha accesso ai fondi – sono comunque ripartite in proporzione alle firme ottenute.
Ricordiamo che da quest’anno, grazie alla legge di stabilità 2014 che ha modificato la legge 222/1985 che regolamenta l’8 per mille, lo Stato può destinare il proprio 8 per mille – oltre che a «interventi straordinari per la fame nel mondo, calamità naturali, assistenza ai rifugiati, conservazione di beni culturali» – anche per «ristrutturazione, miglioramento, messa in sicurezza, adeguamento antisismico ed efficientamento energetico degli immobili di proprietà pubblica adibiti all’istruzione scolastica»


_ un intervento presso le aziende di trasporto pubblico ed eventualmente  un contributo per ottenere tariffe agevolate a favore dei pendolari (sia i residenti delle frazioni che i lavoratori fuori comune);

_ La municipalizzazione delle pompe funebri, allo scopo di ridurre i costi, che attualmente sono fuori della portata di molte famiglie.

_ L’istituzione di un registro comunale delle unioni civili, per dare un iniziale riconoscimento alle tante coppie di fatto.

_ Politiche di integrazione: ci sono molti stranieri che vivono qui da parecchi anni, parlano la nostra lingua, lavorano al nostro fianco, mandano i loro figli nella nostra scuola e incontrano i nostri stessi problemi: il problema dell’alloggio, del lavoro, della sanità, dell’ assistenza ai bambini e agli anziani e così via. Perché non dovrebbero avere diritto di votare, di essere in qualche modo considerati anche loro nell’ambito dell’ amministrazione della cosa pubblica?
Chiediamo che nello Statuto del Comune di Rapallo venga prevista questa possibilità, come è stato fatto in molti altri Comuni italiani.
Proponiamo inoltre l’istituzione di un Assessorato all’integrazione che oggi appare tanto necessario in ragione del fatto che si stima che a Rapallo oltre il 5% della popolazione sia di origine straniera. Riteniamo infatti che il modo migliore per favorire l’integrazione tra persone aventi culture a tradizioni diverse sia la reciproca conoscenza e la contaminazione a doppio senso e non certo l’isolamento e la ghettizzazione che producono solo diffidenza e paura.

_ Chiediamo l'istituzione di una struttura di ricovero temporaneo per i senza tetto: un'emergenza che, a causa della grave crisi economia, sta coinvolgendo un numero sempre maggiore di persone.

_ Chiediamo l'istituzione di una Ludoteca  e di un Centro di Aggregazione Giovanile , così come ne esistono in moltissime città italiane, non certo più “ricche” di Rapallo..

_ Proponiamo la concessione ad Associazioni Culturali, che possano consorziarsi per la gestione gratuita del Castello Rinascimentale sul mare e dell'Auditorium delle Clarisse

_ Chiediamo poi l'istituzione del Servizio di Guardia Medica Pediatrica che garantisca l'assistenza sanitaria nei giorni prefestivi e festivi (quando cioè non sono presenti in servizio i pediatri in studio). Il vecchio ospedale è di proprietà del Comune, perciò si potrebbe utilizzare un locale di quelli. Le visite devono essere gratuite in ambulatorio. Poi, chiedendo la collaborazione delle Pubbliche Assistenze che mettono a disposizione un'auto-medica, si potrebbero effettuare anche le visite a domicilio.


Urbanistica

Rapallo sconta cronicamente gli errori del passato. Il traffico caotico che ogni giorno viviamo sulla nostra pelle è il frutto di una semina colpevolmente sbagliata effettuata ai tempi dell’ormai mitica “rapallizzazione”. Quindi i problemi drammatici legati alla cogestione da traffico possono essere semplicemente alleviati ma non certo eliminati a seguito della progettazione ed esecuzione di opere dai costi elevati e dai lunghi tempi di realizzazione. Nell’immediato pensare ad una città “a misura d’uomo” è un’aspirazione ambiziosa ai limiti dell’impossibile e nessuna forza politica in campo ha la capacità di mantenere una promessa in tale direzione.
Ma Rapallo è una città che con qualche piccolo intervento potrebbe comunque migliorare di gran lunga il proprio aspetto e diventare più accogliente sia per i suoi cittadini che per gli ospiti. In tal senso pensiamo ad un grande progetto di rinnovo dellarredo urbano e di manutenzione e rifacimento di gran parte dei marciapiedi, che attualmente versano in condizioni a dir poco pessime.
Lidea è quella di lanciare un grande concorso riservato a giovani laureati e laureandi in Architettura (ma anche allIstituto per Geometri Liceti) che abbia come obiettivo proprio quello di presentare progetti relativi al rinnovo dellarredo urbano cittadino, magari differenziandolo per zone cittadine oppure secondo le suddivisione in sestieri.

Riteniamo inoltre che una città come Rapallo, anche per togliersi di dosso una certa nomea, non possa fare a meno di un ostello della gioventù, da ricavare magari attraverso la ristrutturazione di qualche vecchio stabile dell’entroterra.
Allo stesso modo andrebbe anche trovato uno spazio adeguato per un centro sociale per anziani, opportunamente dotato di tutte le strutture necessarie per renderlo gradevole, vivibile e stimolante per una parte della popolazione che, avendo più tempo a disposizione, ha sicuramente energie e risorse da impiegare in attività sociali o anche solo nel necessario svago dopo una vita di lavoro.

Viabilità

Il problema più grosso è quello di decongestionare il traffico verso e dal centro. Siamo quindi favorevoli a:

_ realizzare un parcheggio di interscambio all’uscita del casello autostradale (località Poggiolino) con un servizio di autobus navetta elettrici da e per il centro;

_ creare una passerella pedonale sul Boate fra Via Milano e Via Torino, all’altezza di Via Savona;

_ regolamentare in maniera più rigida l’attraversamento della città da parte di camion e bus turistici per Santa Margherita e Portofino,

_ allargare le gallerie sotto la ferrovia in via Rosselli e in via Amendola, costruendo un marciapiede ed illuminandole;

_ posizionare dei dissuasori ( le cunette artificiali gialle e nere) in alcuni punti della città, spesso percorsi dalle auto a grande velocità, con conseguente pericolo per l incolumità dei pedoni.

Ordinanza anti-benzene: siamo fermamente contrari alle ordinanze emanate dal Sindaco uscente e dal Commissario Prefettizio, che discriminano pesantemente una parte della popolazione che per motivi economici non può permettersi di acquistare un nuovo mezzo di trasporto. Si tratta di una norma che, oltre ad essere pesantemente discriminatoria, riguarda una parte relativamente piccola del totale dei mezzi che circolano per la città, ed è quindi di scarsissima utilità.
Riteniamo che un'applicazione ben progettata della nostra proposta riguardante il parcheggio di interscambio al poggiolino e l'uso di bus-navetta elettrici risolverebbe in modo assai più efficace questo problema.

Pulizia programmata delle strade. Riteniamo assurda la rimozione dell'automezzo eventualmente dimenticato dal proprietario nel giorno della pulizia: la multa basta e avanza.
Asfaltatura delle strade. L'esperienza di tutti i giorni non può che insegnarci che questi lavori devono essere effettuati con materiali di ben altra qualità rispetto a quella, scadentissima, che viene attualmente impiegata.


Verde Cittadino ( o ciò che ne resta)

A Rapallo si è persa una grandissima occasione: nella zona della ex Salem poteva essere ricavata una grande area verde, un Parco Pubblico di cui il quartiere, assediato dall'incessante traffico veicolare da e per l'autostrada.

Purtroppo ben note ragioni hanno spinto per una soluzione opposta: altro cemento !!!
Si è voluta costruire la cosiddetta Nuova Chiesa di S.Anna: un ecomostro di cui davvero non si sentiva la necessità! Cogliamo fra l'altro l'occasione per ricordare che nel territorio comunale rapallese le Chiese sono 28 (ventotto ! )

Per ironia della sorte, mentre si costruiva il suddetto ecomostro con annessi box interrati (i mercanti dentro ma anche sotto il Tempio!), si assisteva alla ristrutturazione dell'unico polmone verde: il Parco Casale !
Non possiamo sapere quale sarà il risultato finale di quest'opera, al momento sappiamo solo di decine e decine alberi secolari sradicati, e ci permettiamo di essere molto dubbiosi sul fatto che questa ristrutturazione possa portare ad un miglioramento.

Le nostre proposte, pertanto, convergono su un diverso e più partecipato utilizzo del Campo del Golf, e su di un opportuno recupero dei percorsi paesaggistici.
Lamministrazione comunale di concerto con le strutture ricettive del territorio dovrebbe inoltre avviare un lavoro di messa in sicurezza e manutenzione dei vari percorsi paesaggistici che rappresentano una grande risorse turistica attualmente poco sfruttata. I percorsi paesaggistici dovrebbero snodarsi lungo il territorio cittadino alla ricerca delle tradizioni locali e dei luoghi di cultura contadina che rappresentano la vera ricchezza del nostro entroterra. Pensiamo in particolare ai vecchi mulini e al Monastero di Valle Christi.

Il Campo del Golf Il territorio occupato dallattuale campo del golf è una risorsa di grandi potenzialità, a cui di fatto i rapallesi devono rinunciare. Sentiamo le altre forze politiche, anche quelle di sinistra, profondersi periodicamente in solenni ringraziamenti verso il golf, che avrebbe salvato una importante parte della città dalla cementificazione. In realtà il golf è stato costruito espropriando i terreni di molti piccoli agricoltori rapallesi, affidato in gestione a privati, e ne è stata anche perduta la proprietà, trasferita alla Regione. Una delle tante cose pubbliche, di proprietà dei rapallesi, che le nostre brillanti amministrazioni democristiane hanno regalato ad altri (vedi il nostro vecchio OSPEDALE). Non ci sembra pertanto che i rapallesi, soprattutto quelli che si sentono di sinistra, debbano esultare: il campo del golf se lo godono solo i ricchi. E bene inoltre che i rapallesi sappiano che in altri Paesi esistono moltissimi campi da golf pubblici (Gran Bretagna, Irlanda, Svezia, Francia, e Spagna, dove il primo campo da golf pubblico risale al 1960), dove si può giocare senza bisogno di diventare soci del club, ma basta pagare lingresso. E non a caso là il golf è uno sport di massa. Inoltre il campo da golf pubblico non è riservato solo ai golfisti, ma viene affiancato da percorsi pedonali immersi nel verde, a disposizione di tutti. E quindi necessario porre con forza il tema del rientro di quellarea sotto il controllo pubblico. Ebene anche che i rapallesi sappiano che lo stupendo verde del green è in realtà un colore innaturale, ottenuto grazie alluso massiccio di pesticidi, diserbanti ed altri prodotto chimici: si stima che ogni anno la manutenzione di un campo da golf richieda, oltre ad un consumo enorme di acqua, circa 15 kg di queste sostanze chimiche per ogni ettaro. E chiaro che una proprietà pubblica su questa area potrebbe esercitare un controllo più efficace in vista di un sistema di manutenzione ecocompatibile.
Nel frattempo è necessario che il Comune e la ASL effettuino questi controlli. Riteniamo inoltre assolutamente dobbligo che il Comune pretenda che almeno un giorno alla settimana il campo del golf venga aperto al pubblico, e che vengano stipulate convenzioni con le scuole pubbliche per lutilizzo del campo del golf per la corsa campestre.

Quartieri e Frazioni

Comitati di Quartiere

Nel gestire ed amministrare la città va considerato prioritario l’ intervento dei Comitati di Quartiere. Ad essi vanno destinati spazi adeguati e ne va garantita la democraticità attraverso un regolamento comunale che ne stimoli e supporti il funzionamento a pieno regime, con periodiche assemblee pubbliche e modalità di consultazione dei residenti in modo democratico e trasparente.
I CdQ, se realmente funzionanti, rappresentano un elemento fondamentale per una democrazia partecipata e non semplicemente delegata come la nostra, degenerata nel più squallido clientelismo, una vera e propria piaga sociale che divide i cittadini fra rapallesi di serie A (quelli con gli amici che contano) e rapallesi di serie B, C, ecc

Le Frazioni

Chiediamo una maggiore attenzione ai problemi delle frazioni montane, con l istituzione di un assessorato apposito e con la creazione ed il supporto di veri e propri Comitati di Quartiere operanti nelle frazioni, nei modi e nelle forme di attuazione di cui abbiamo detto. Attraverso questo sostegno, e lassegnazione di una sede, i comitati potrebbero svolgere un ruolo più ampio rispetto alla semplice organizzazione delle feste patronali, e rappresentare un punto di riferimento costante per gli abitanti della frazione. Proponiamo inoltre di destinare una percentuale fissa (10% ?) del bilancio comunale a beneficio delle frazioni medesime, il cui utilizzo dovrà essere collegialmente deciso dai Comitati Frazionali e dallAssessorato alle Frazioni. Le Frazioni dovranno inoltre beneficiare del potenziamento del turismo a cominciare dalla promozione delle attuali potenzialità (Ristoranti, Trattorie, locali Tipici, Agriturismo, Bed & Breackfast, Artigiani, Siti Storici, Itinerari Paesaggistici/Naturalistici).













Sport

Rapallo pur avendo grandi potenzialità, ed avendo ottuenuto il ben noto riconoscimento di Città dello Sport, non è in realtà una città “sportiva”, nel senso che la politica che ha governato la città nel passato non ha promosso lo sviluppo dello sport. A parte la questione del campo da golf, infatti, Rapallo presenta almeno quattro grandi criticità. La prima è rappresentata dalla mancanza, successivamente al restyling del campo sportivo Macera, di un campo per l’atletica leggera. Questa lacuna rappresenta una grave colpa da addebitare alle passate amministrazioni comunali che non hanno saputo dotare la città ed i suoi sportivi di un’adeguata struttura ove svolgere le pratiche sportive dell’atletica. Noi pensiamo che debba sorgere uno stadio destinato esclusivamente all’atletica leggera magari di dimensioni ridotte, come avviene nel caso di eventi indoor, ma in grado di soddisfare appieno le esigenze delle società sportive cittadine. Il secondo problema riguarda, di riflesso ed assurdamente, la mancanza colpevole di uno stadio per il calcio degno di questo nome in una città delle dimensioni di Rapallo (con soli dieci mila abitanti in più Empoli ha la squadra di calcio che milita in serie A....). Rapallo in tal senso ha l’obbligo di tornare ai fasti di un tempo, quando la gloriosa società del Rapallo Ruentes 1914 ha militato in serie C scrivendo vere e proprie pagine di storia calcistica. La città si deve porre l’obiettivo di avere uno stadio ed una squadra di calcio all’altezza delle sue tradizioni e delle aspettative della tifoseria. La ristrutturazione del Campo Macera realizzata recentemente dimostra sempre più la sua inadeguatezza frutto evidentemente di incapacità progettuale e volontà di condannare il calcio cittadino ad un ruolo di infinitesimo piano. Noi quindi crediamo che il Macera debba tornare ad essere uno stadio adeguato ad ospitare incontri di calcio di buon livello, accompagnando in tal senso anche l’auspicata resurrezione della principale società cittadina. Il terzo problema è rappresentato dall’assenza di un palazzetto dello sport comunale. Ci sembra davvero assurdo che l’unica struttura degna di tale nome, la palestra dell’Augustus, sia di proprietà ecclesiale e comunque non in grado di dare risposta alle esigenze delle società sportive cittadine che praticano il volley e il basket a buoni livelli e meriterebbero di avere a disposizione una struttura dedicata a tali pratiche sportive e dotata di ogni comfort. Il quarto problema si riferisce alla piscina comunale che di certo, nelle attuali condizioni, non appare adatta a continuare a svolgere il proprio compito. Anche in questo caso è necessario intervenire per dare alla cittadinanza una struttura moderna e confortevole sul modello di quanto accade in molte località estere dove la piscina svolge un importante ruolo sociale di luogo di svago in senso ampio. Pensiamo ad esempio ad una beauty farm, ad una palestra attrezzata, a ristorante e bar, il tutto a gestione comunale e con prezzi vantaggiosi. A tutte queste problematiche è necessario dare una risposta concreta e dopo tante parole e progetti abbozzati ci aspettiamo che l’amministrazione che sarà chiamata a governare Rapallo sappia dare le giuste risposte alle esigenze degli sportivi. Naturalmente ogni progetto deve essere valutato e messo in pratica di concerto con le società sportive operanti in città che sicuramente, da questo punto di vista, sono le migliori portavoce delle reali esigenze degli sportivi rapallesi.
Per promuovere il nome di Rapallo si potrebbe studiare la possibilità di istituire una gara ciclistica riservata alle società professionistiche che potrebbe riguardare ad esempio la cronoscalata Rapallo – Santuario N.S. di Montallegro. Si tratta di un percorso di circa 10 km con dislivello di circa 600 metri e che potrebbe offrire di spunti di grande spettacolo soprattutto nella parte finale del percorso.






mercoledì 23 aprile 2014

Il Primo Maggio è la Festa dei Lavoratori. Anche a Rapallo !


Anche quest’anno, il giorno della Festa Internazionale del Lavoro, giorno simbolo di lotte e di conquiste da parte dei lavoratori di ogni nazione, l’Ascom con il contributo del Comune, ben € 3.000, ha deciso di ridicolizzare  i lavoratori della nostra città con la manifestazione denominata “primo mangio”, volendola così trasformare in una festa dello shopping e del consumismo. 
 
Oltre ad essere una squallida storpiatura della ricorrenza, sottolinea una totale mancanza di rispetto per il lavoratore, costretto per una folle organizzazione del lavoro, per esempio, al prolungamento dell’orario giornaliero e agli orari spezzati. senza contare le migliaia di morti sul lavoro che meritano ben altro rispetto.

Folle organizzazione in quanto, vista la crisi mondiale che ci colpisce ormai da 5 anni con la conseguente mancanza di soldi e l’aumento del costo della vita, crediamo che la scelta di tenere i negozi aperti il Primo Maggio, con la speranza che possa essere la soluzione di tutti i problemi, possa venire in mente solo a chi ha poca lungimiranza poiché il costo della crisi ricade solo sui lavoratori del commercio costretti a lavorare in un giorno festivo ed in orari disagiati.
A tutti loro va la nostra solidarietà. 

Nessuno chiede a gelaterie e ristoranti di rimanere chiusi, in una città turistica come Rapallo, ma chiediamo ai cittadini di disertare, i negozi, i Supermercati e le grandi catene di distribuzione.
 
Chiediamo inoltre di redistribuire i € 3.000,00 destinati dal Comune all’Ascom (oltre agli altri € 10.000,00 per i vari carpet) per coprire il ventilato aumento di € 0,50 sui buoni pasto della scuola dell’infanzia.