Il tragico incidente occorso alla donna
travolta da un gommone di fronte alla spiaggia del Pozzetto, non può
essere archiviato come una tragica fatalità, e tanto meno addebitato
alla imprudenza della nuotatrice, come ha già fatto il Comandante
del Circomare di S.Margherita Santocchini, prendendo per buone,
sbrigativamente, le dichiarazioni degli investitori.
Lo abbiamo sempre detto e scritto, in
campagna elettorale e ogni volta che se ne è presentata l'occasione:
le poche spiagge libere di Rapallo non sono in condizioni di
sicurezza.
Tutto è, come sempre, subordinato al
profitto: chi paga cabina e ombrellone può nuotare in un ambito
protetto, per gli altri tanti auguri! Chi paga per il posto barca,
fosse anche un gavitello sistemato alla buona in qualche parte di una
baia, può permettersi di fare qualsiasi cosa e chi osa protestare
viene, nel migliore dei casi ignorato.
La frequentatissima nuova spiaggia del
Pozzetto è del tutto priva di qualsiasi boa che delimiti visivamente
lo spazio balneabile e, di conseguenza, chiunque si tuffi, dopo poche
bracciate si ritrova in balìa di motoscafi e natanti vari che
sfrecciano liberamente. Questa cosa non abbiamo mancato di far notare
subito, nei social network, all'indomani dell'inaugurazione della
spiaggia, avvenuta a luglio.
L'altra unica spiaggia libera di
Rapallo è San Michele, e in particolare Trelo e Prelo. Bene, queste
due splendide baie, che fra l'altro rientrano nell'area marina
protetta, sono state di fatto trasformate in porti! Decine e decine
di barche sono ormeggiate di fronte alla riva, e per tutto il giorno
le barche a motore degli ormeggiatori scorrazzano fra i bagnanti
portando aveanti e indietro i proprietari dei natanti. E questa
sarebbe l'area marina protetta!!! Vorremmo tanto sapere cosa ne pensa
la Capitaneria di Porto. O forse sta aspettando l'incidente grave
anche qui?
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