Perché il PCL si
presenta alle Elezioni Comunali di Rapallo a sostegno del compagno
ANDREA CARANNANTE
La nostra presentazione rappresenta un elemento di
continuità rispetto alle precedenti elezioni comunali del 2007 e del 2102,
elezioni nelle quali ci siamo contraddistinti quale unica forza della sinistra
presente in modo autonomo a sostegno di un programma
chiaramente anticapitalista, laico e
orientato a creare le basi per una democrazia effettivamente
partecipata, con un'attenzione particolare
all'investimento di risorse nei servizi sociali, nelle infrastrutture
della periferia e delle frazioni, nella tutela dell'ambiente e della fruibilità
del territorio collinare e del mare, sempre più vittime del degrado e delle
speculazioni.
Un programma che, va sottolineato, abbiamo portato avanti dal 2006 ad
oggi, giorno per giorno e indipendentemente dagli appuntamenti elettorali e
che, opportunamente aggiornato e integrato grazie al contributo dei tanti nuovi
compagni che ci hanno contattato, verrà presentato alla cittadinanza quanto
prima.
Il candidato sindaco ideale per questo tipo di programma non
può essere, a nostro giudizio, che ANDREA CARANNANTE, cioè il compagno che
si è maggiormente speso negli ultimi anni nel sostenere pubblicamente e in
tutte le sedi gli interessi dell'ambiente contro il profitto, del lavoro contro
il capitale, dei diritti civili contro i pregiudizi.
Il compagno
Carannante, oltre all'attivismo politico, si è inoltre distinto per la sua
presenza all'interno di diverse realtà associative e comitati spontanei di
cittadini a sostegno di iniziative condivise dal nostro Partito, fra le quali
ricordiamo il Comitato contro la Chiesa
di S.Anna, il Comitato contro il
dilagare del Gioco d'azzardo, il Comitato
per difesa delle spiagge libere, il Rigiocattolaio,
il Comitato per l'istituzione di un
registro delle unioni civili, il Comitato
contro la costruzione del Depuratore in zona Ronco e a favore di un depuratore
comprensoriale
PROGRAMMA ELETTORALE
Politiche abitative
…........................ pag 1
Mare e
spiagge.................................. .pag
2
Politiche sociali e
culturali ….......... pag 3
Urbanistica
…................................... . pag 4
Viabilità
….........................................
pag. 4
Verde cittadino (o ciò che
ne resta) pag 5
Quartieri e frazioni …...................... pag 6
Sport
….................................................pag 7
Politiche abitative
In tutta Italia, e soprattutto a Rapallo, gli affitti
costano un occhio della testa, gli sfratti si susseguono impietosamente e tutte
le soluzioni tentate hanno sortito il classico buco nell’acqua. Si tratta di
un’emergenza drammatica a cui bisogna rispondere in modo deciso.
Proponiamo quindi per
Rapallo un serio censimento delle case sfitte, abbinato ad un controllo più
rigoroso riguardo alla concessione ed al mantenimento della residenza, e di
introdurre una tassazione straordinaria
sulle case sfitte da oltre un anno. Confidiamo che questa misura possa
costringere molti proprietari ad affittare, con una conseguente riduzione del
prezzo di mercato degli affitti. In ogni caso le risorse derivanti dalla
tassazione straordinaria dovrebbero essere impiegate per sostenere le famiglie
più bisognose attraverso un contributo pubblico volto a coprire una certa quota
dell’affitto. Un piano di edilizia popolare, che nel nostro territorio è sempre
stato assente, andrebbe invece concordato con regione, provincia e comuni
limitrofi, stante la pratica impossibilità di reperire siti adatti alla
costruzione di case popolari nel nostro territorio comunale, già
abbondantemente e sciaguratamente cementificato, “grazie” all’opera delle
amministrazioni democristiane che ci hanno governato per decenni.
Proponiamo inoltre il
“blocco” alla costruzione di nuove case nel territorio ed un piano di
ristrutturazione delle abitazioni abbandonate, che versano in condizioni di
degrado ed abbandono, da destinare principalmente a residenza ed a cui il
Comune potrebbe partecipare con la concessione di prestiti a tasso zero ed
altre agevolazioni nel caso di giovani coppie ed avvio di eventuali attività di
tipo contadino o artigianali.
Sportello per la
casa Il Partito Comunista dei Lavoratori annuncia l’apertura di uno sportello
per la casa dopo l’approvazione dal Consiglio dei Ministri il
“Decreto Lupi”. Sbandierato, proprio come il cosiddetto Jobs Act per quanto
riguarda il lavoro, come risposta alla crisi abitativa, il decreto marcia in
direzione esattamente opposta. Il ministro Lupi, sotto la guida del neo premier
Renzi, conferma e rilancia le stesse politiche che fino ad oggi hanno portato
in ogni angolo del paese, allo scoppio della bolla immobiliare ed alla
deflagrazione dell’emergenza abitativa.
Per queste ragioni in una città come Rapallo dove i
candidati continuano a parlare di liste e percentuali, senza proporre nessun
programma concreto per difendere i cittadini dalla crisi, il Partito Comunista
dei Lavoratori assieme ad alcuni legali che si sono resi disponibili e con la
collaborazione dei comitati genovesi aprirà (a prescindere dalle elezioni) uno
sportello per il diritto alla casa con una sede propria in città.
Di questa grande opera
abbiamo bisogno a Rapallo, casa e reddito per tutti.
Mare e Spiagge
Il nostro Partito, con il
candidato Sindaco Andrea Carannanate, è stato fra i promotori del Comitato per
le spiagge libere e, al di là delle scadenze elettorali è stato sempre in prima
linea nel denunciare gli abusi che, in nome delle logiche del mercato e del
profitto, la nostra costa e il nostro mare devono subire.
Anche qui le nostre proposte
sono da sempre semplici e chiare.
Proponiamo la creazione di una
spiaggia libera attrezzata al posto dei bagni Lido - Flora, con eliminazione delle cabine e destinazione di uno spazio nella
spiaggia per il posizionamento di un certo numero di piccole imbarcazioni di
residenti (lance e gozzi della lunghezza massima di 5 metri), molti dei quali
impossibilitati ad usufruire del mare a causa degli alti costi dei posti barca.
Senza le cabine che ostruiscono la visibilità e con le lance e i gozzi in
spiaggia Rapallo tornerebbe ad assumere l’aspetto di una città di mare.
San Michele di Pagana: Pomaro, Trelo e soprattutto Prelo sono baie di una
bellezza incantevole, ma durante i mesi estivi vengono trasformate di fatto in
porti turistici: in agosto vi si contano oltre 200 imbarcazioni ormeggiate a
pochi metri dalla costa. La salute dell’acqua e dei fondali ne risente in modo
pesante. Noi non chiediamo certo la “recinzione” di questi spazi, come si è
fatto per la riserva marina integrale della Cala dell’ oro, al contrario: San
Michele è l’unica spiaggia libera di Rapallo e deve essere frequentata e goduta
dai rapallesi e dai turisti in modo intelligente e rispettoso dell’ ambiente.
E’ pertanto necessaria una
regolamentazione più attenta sulla concessione degli ormeggi, sulla loro
sistemazione e sulle modalità di trasporto dei proprietari a bordo dell’
imbarcazione (trasporto che secondo noi dovrebbe avvenire a remi, data l’
estrema vicinanza dei “corridoi”alle acque balenabili).
Per quel che riguarda in particolare la baia di Prelo:
le boe galleggianti arancioni, che dovrebbero delimitare l’ accesso delle
imbarcazioni sono poche (tre) e scarsamente utili. Meglio sarebbe posizionare
una catena continua di galleggianti, sull’ esempio della baia di Paraggi.
Proponiamo
inoltre la costruzione, in accordo col Comune di Santa Margherita Ligure, di
una passeggiata a mare che colleghi
Prelo alla spiaggetta del Sole di Santa: si tratterebbe di un’opera che
aumenterebbe l’attrattiva turistica di entrambe le cittadine e risolverebbe
inoltre il problema del collegamento pedonale fra Rapallo e Santa, che
attualmente si svolge sulla pericolosissima salita della Pagana, senza
marciapiede.
Castello dei sogni: è uno degli angoli più belli della nostra costa, eppure da tempo
immemorabile è lasciato in stato di abbandono: la spiaggia è sempre sporca e
poco curata, ed è raggiungibile attraverso una scala di ferro pericolante.
Mettervi mano al più presto è
assolutamente d’obbligo.
Politiche Sociali e Culturali
Oltre alle proposte in
materia di politiche abitative, chiediamo le seguenti misure urgenti.
_ il reperimento di adeguati
spazi per asili nido comunali e per
la scuola materna;
_
lo stanziamento di fondi per garantire il diritto
allo studio ai meno abbienti ( borse di studio, contributi per l’ acquisto
dei libri);
_ Otto per mille a favore dell'edilizia
scolastica !
E’ il momento della svolta per le scuole di Rapallo fuori
norma. A prescindere dalla scelta degli elettori di Rapallo ci impegnano fin da
oggi a fare pressione sul sindaco eletto affinché presenti domanda per l’8 per
mille statale indicando come progetto da finanziare o un intervento di edilizia
scolastica o un intervento per far fronte a calamità naturali.
Ogni anno più di un miliardo di euro esce dalla casse dello
Stato con il meccanismo dell’8 per mille: principale beneficiaria è la Chiesa
cattolica che con il 37% delle firme si aggiudica l’82% dei fondi, in virtù del
meccanismo per cui le quote non espresse – quelle che non vengono destinate,
perché il contribuente non firma né per lo Stato né per una delle confessioni
religiose che ha accesso ai fondi – sono comunque ripartite in proporzione alle
firme ottenute.
Ricordiamo che da quest’anno, grazie alla legge di stabilità
2014 che ha modificato la legge 222/1985 che regolamenta l’8 per mille, lo
Stato può destinare il proprio 8 per mille – oltre che a «interventi
straordinari per la fame nel mondo, calamità naturali, assistenza ai rifugiati,
conservazione di beni culturali» – anche per «ristrutturazione, miglioramento,
messa in sicurezza, adeguamento antisismico ed efficientamento energetico degli
immobili di proprietà pubblica adibiti all’istruzione scolastica»
_
un intervento presso le aziende di trasporto pubblico ed eventualmente un contributo per ottenere tariffe agevolate a favore dei pendolari
(sia i residenti delle frazioni che i lavoratori fuori comune);
_
La municipalizzazione delle pompe
funebri, allo scopo di ridurre i costi, che attualmente sono fuori della
portata di molte famiglie.
_
L’istituzione di un registro comunale
delle unioni civili, per dare un iniziale riconoscimento alle tante coppie
di fatto.
_ Politiche di integrazione: ci sono
molti stranieri che vivono qui da parecchi anni, parlano la nostra lingua,
lavorano al nostro fianco, mandano i loro figli nella nostra scuola e
incontrano i nostri stessi problemi: il problema dell’alloggio, del lavoro,
della sanità, dell’ assistenza ai bambini e agli anziani e così via. Perché non
dovrebbero avere diritto di votare, di essere in qualche modo considerati anche
loro nell’ambito dell’ amministrazione della cosa pubblica?
Chiediamo che nello Statuto
del Comune di Rapallo venga prevista questa possibilità, come è stato fatto in
molti altri Comuni italiani.
Proponiamo
inoltre l’istituzione di un Assessorato
all’integrazione che oggi appare tanto necessario in ragione del fatto che
si stima che a Rapallo oltre il 5% della popolazione sia di origine straniera.
Riteniamo infatti che il modo migliore per favorire l’integrazione tra persone
aventi culture a tradizioni diverse sia la reciproca conoscenza e la
contaminazione a doppio senso e non certo l’isolamento e la ghettizzazione che
producono solo diffidenza e paura.
_
Chiediamo l'istituzione di una struttura
di ricovero temporaneo per i senza tetto: un'emergenza che, a causa della
grave crisi economia, sta coinvolgendo un numero sempre maggiore di persone.
_
Chiediamo l'istituzione di una Ludoteca e di un Centro
di Aggregazione Giovanile , così come ne esistono in moltissime città
italiane, non certo più “ricche” di Rapallo..
_
Proponiamo la concessione ad
Associazioni Culturali, che possano consorziarsi per la gestione gratuita
del Castello Rinascimentale sul mare
e dell'Auditorium delle Clarisse
_ Chiediamo poi l'istituzione
del Servizio di Guardia Medica
Pediatrica che garantisca l'assistenza sanitaria nei giorni prefestivi e
festivi (quando cioè non sono presenti in servizio i pediatri in studio). Il
vecchio ospedale è di proprietà del Comune, perciò si potrebbe utilizzare un
locale di quelli. Le visite devono essere gratuite in ambulatorio. Poi,
chiedendo la collaborazione delle Pubbliche Assistenze che mettono a
disposizione un'auto-medica, si potrebbero effettuare anche le visite a
domicilio.
Urbanistica
Rapallo sconta cronicamente gli errori del passato. Il
traffico caotico che ogni giorno viviamo sulla nostra pelle è il frutto di una
semina colpevolmente sbagliata effettuata ai tempi dell’ormai mitica
“rapallizzazione”. Quindi i problemi drammatici legati alla cogestione da
traffico possono essere semplicemente alleviati ma non certo eliminati a
seguito della progettazione ed esecuzione di opere dai costi elevati e dai
lunghi tempi di realizzazione. Nell’immediato pensare ad una città “a misura
d’uomo” è un’aspirazione ambiziosa ai limiti dell’impossibile e nessuna forza
politica in campo ha la capacità di mantenere una promessa in tale direzione.
Ma Rapallo è una città che con qualche piccolo
intervento potrebbe comunque migliorare di gran lunga il proprio aspetto e
diventare più accogliente sia per i suoi cittadini che per gli ospiti. In tal
senso pensiamo ad un grande progetto di rinnovo dell’arredo
urbano e di manutenzione e rifacimento di gran parte dei marciapiedi, che
attualmente versano in condizioni a dir poco pessime.
L’idea è quella di lanciare un grande concorso riservato a giovani
laureati e laureandi in Architettura (ma anche all’Istituto per
Geometri Liceti) che abbia come obiettivo proprio quello di presentare progetti relativi
al rinnovo dell’arredo urbano cittadino, magari differenziandolo per zone cittadine
oppure secondo le suddivisione in sestieri.
Riteniamo inoltre che una
città come Rapallo, anche per togliersi di dosso una certa nomea, non possa
fare a meno di un ostello della gioventù,
da ricavare magari attraverso la ristrutturazione di qualche vecchio stabile
dell’entroterra.
Allo stesso modo andrebbe anche trovato uno spazio
adeguato per un centro sociale per
anziani, opportunamente dotato di tutte le strutture necessarie per
renderlo gradevole, vivibile e stimolante per una parte della popolazione che,
avendo più tempo a disposizione, ha sicuramente energie e risorse da impiegare
in attività sociali o anche solo nel necessario svago dopo una vita di lavoro.
Viabilità
Il problema più grosso è quello di decongestionare il
traffico verso e dal centro. Siamo quindi favorevoli a:
_ realizzare un parcheggio di interscambio all’uscita
del casello autostradale (località Poggiolino) con un servizio di autobus
navetta elettrici da e per il centro;
_
creare una passerella pedonale sul Boate fra Via Milano e Via Torino,
all’altezza di Via Savona;
_
regolamentare in maniera più rigida l’attraversamento della città da parte di
camion e bus turistici per Santa Margherita e Portofino,
_
allargare le gallerie sotto la ferrovia in via Rosselli e in via Amendola,
costruendo un marciapiede ed illuminandole;
_ posizionare
dei “dissuasori” ( le cunette artificiali gialle e nere) in
alcuni punti della città,
spesso percorsi dalle auto a grande velocità, con conseguente pericolo per l’ incolumità dei pedoni.
Ordinanza anti-benzene: siamo fermamente contrari
alle ordinanze emanate dal Sindaco uscente e dal Commissario Prefettizio, che
discriminano pesantemente una parte della popolazione che per motivi economici
non può permettersi di acquistare un nuovo mezzo di trasporto. Si tratta di una
norma che, oltre ad essere pesantemente discriminatoria, riguarda una parte
relativamente piccola del totale dei mezzi che circolano per la città, ed è
quindi di scarsissima utilità.
Riteniamo che un'applicazione
ben progettata della nostra proposta riguardante il parcheggio di interscambio
al poggiolino e l'uso di bus-navetta elettrici risolverebbe in modo assai più
efficace questo problema.
Pulizia programmata delle
strade. Riteniamo
assurda la rimozione dell'automezzo eventualmente “dimenticato” dal proprietario nel giorno
della pulizia: la multa basta e avanza.
Asfaltatura delle strade. L'esperienza di tutti i
giorni non può che insegnarci che questi lavori devono essere effettuati con
materiali di ben altra qualità rispetto a quella, scadentissima, che viene
attualmente impiegata.
Verde Cittadino ( o ciò che
ne resta)
A Rapallo si è persa una grandissima occasione: nella
zona della ex Salem poteva essere ricavata una grande area verde, un Parco
Pubblico di cui il quartiere, assediato dall'incessante traffico veicolare da e
per l'autostrada.
Purtroppo
ben note ragioni hanno spinto per una soluzione opposta: altro cemento !!!
Si è
voluta costruire la “cosiddetta” Nuova Chiesa di S.Anna: un ecomostro di cui
davvero non si sentiva la necessità! Cogliamo fra l'altro l'occasione per ricordare che
nel territorio comunale rapallese le Chiese sono 28 (ventotto ! )
Per
ironia della sorte, mentre si costruiva il suddetto ecomostro con annessi box
interrati (i mercanti dentro ma anche sotto il Tempio!), si assisteva alla “ristrutturazione” dell'unico polmone verde:
il Parco Casale !
Non
possiamo sapere quale sarà il risultato finale di quest'opera, al momento
sappiamo solo di decine e decine alberi secolari sradicati, e ci permettiamo di
essere molto dubbiosi sul fatto che questa “ristrutturazione” possa portare ad un
miglioramento.
Le
nostre proposte, pertanto, convergono su un diverso e più “partecipato” utilizzo del Campo del
Golf, e su di un opportuno recupero dei
percorsi paesaggistici.
L’amministrazione comunale di
concerto con le strutture ricettive del territorio dovrebbe inoltre avviare un
lavoro di messa in sicurezza e manutenzione dei vari percorsi paesaggistici che
rappresentano una grande risorse turistica attualmente poco sfruttata. I
percorsi paesaggistici dovrebbero snodarsi lungo il territorio cittadino alla
ricerca delle tradizioni locali e dei luoghi di cultura contadina che rappresentano
la vera ricchezza del nostro entroterra. Pensiamo in particolare ai vecchi mulini e al Monastero di Valle
Christi.
Il Campo del Golf Il territorio occupato dall’attuale
campo del golf è una risorsa di grandi potenzialità, a cui di fatto i rapallesi
devono rinunciare. Sentiamo le altre forze politiche, anche quelle di sinistra,
profondersi periodicamente in solenni ringraziamenti verso “il golf”, che
avrebbe salvato una importante parte della città dalla cementificazione. In
realtà “il golf” è stato
costruito espropriando i terreni di molti piccoli agricoltori rapallesi,
affidato in gestione a privati, e ne è stata anche perduta la proprietà,
trasferita alla Regione. Una delle tante “cose pubbliche”, di
proprietà dei rapallesi, che le nostre brillanti amministrazioni democristiane
hanno “regalato” ad altri (vedi il nostro vecchio OSPEDALE). Non ci sembra pertanto che i
rapallesi, soprattutto quelli che si sentono di sinistra, debbano esultare: il
campo del golf se lo godono solo i ricchi. E’ bene inoltre che i
rapallesi sappiano che in altri Paesi esistono moltissimi campi da golf
pubblici (Gran Bretagna, Irlanda, Svezia, Francia, e Spagna, dove il primo
campo da golf pubblico risale al 1960), dove si può giocare senza bisogno di
diventare soci del club, ma basta pagare l’ingresso. E non a caso là il golf
è uno
sport di massa. Inoltre il campo da golf pubblico non è riservato solo ai golfisti,
ma viene affiancato da percorsi pedonali immersi nel verde, a disposizione di
tutti. E’ quindi necessario porre con forza il tema del rientro di quell’area
sotto il controllo pubblico. E’bene anche che i rapallesi sappiano che lo
stupendo verde del green è in realtà un colore innaturale,
ottenuto grazie all’uso massiccio di pesticidi, diserbanti ed altri prodotto chimici: si
stima che ogni anno la manutenzione di un campo da golf richieda, oltre ad un
consumo enorme di acqua, circa 15 kg di queste sostanze chimiche per ogni
ettaro. E’ chiaro che una proprietà pubblica su questa area potrebbe esercitare
un controllo più efficace in vista di un sistema di manutenzione ecocompatibile.
Nel frattempo è necessario che il Comune e la ASL
effettuino questi controlli. Riteniamo inoltre assolutamente d’obbligo che il Comune pretenda che almeno un giorno
alla settimana il campo del golf venga aperto al pubblico, e che vengano
stipulate convenzioni con le scuole pubbliche per l’utilizzo
del campo del golf per la corsa campestre.
Quartieri e Frazioni
Comitati di Quartiere
Nel gestire ed amministrare la città va considerato
prioritario l’ intervento dei Comitati di Quartiere. Ad essi vanno destinati
spazi adeguati e ne va garantita la democraticità attraverso un regolamento
comunale che ne stimoli e supporti il funzionamento a pieno regime, con
periodiche assemblee pubbliche e modalità di consultazione dei residenti in
modo democratico e trasparente.
I CdQ, se realmente funzionanti, rappresentano un
elemento fondamentale per una democrazia partecipata e non semplicemente “delegata” come la nostra, degenerata nel più squallido “clientelismo”, una vera e propria piaga sociale che divide i
cittadini fra rapallesi di serie A (quelli con gli “amici che contano”) e rapallesi di serie B, C, ecc…
Le Frazioni
Chiediamo una maggiore attenzione ai problemi delle
frazioni montane, con l’ istituzione di un
assessorato apposito e con la creazione ed il supporto di veri e propri
Comitati di Quartiere operanti nelle frazioni, nei modi e nelle forme di
attuazione di cui abbiamo detto. Attraverso questo sostegno, e l’assegnazione di una sede, i comitati potrebbero
svolgere un ruolo più ampio rispetto alla semplice organizzazione delle
feste patronali, e rappresentare un punto di riferimento costante per gli
abitanti della frazione. Proponiamo inoltre di destinare una percentuale fissa
(10% ?) del bilancio comunale a beneficio delle frazioni medesime, il cui
utilizzo dovrà essere collegialmente deciso dai Comitati Frazionali
e dall’Assessorato alle Frazioni. Le Frazioni dovranno
inoltre beneficiare del potenziamento del turismo a cominciare dalla promozione
delle attuali potenzialità (Ristoranti,
Trattorie, locali Tipici, Agriturismo, Bed & Breackfast, Artigiani, Siti
Storici, Itinerari Paesaggistici/Naturalistici).
Sport
Rapallo pur avendo grandi
potenzialità, ed avendo ottuenuto il ben noto riconoscimento di Città dello Sport, non è in realtà una
città “sportiva”, nel senso che la politica che ha governato la città nel
passato non ha promosso lo sviluppo dello sport. A parte la questione del campo
da golf, infatti, Rapallo presenta almeno quattro grandi criticità. La prima è
rappresentata dalla mancanza, successivamente al restyling del campo sportivo
Macera, di un campo per l’atletica
leggera. Questa lacuna rappresenta una grave colpa da addebitare alle
passate amministrazioni comunali che non hanno saputo dotare la città ed i suoi
sportivi di un’adeguata struttura ove svolgere le pratiche sportive
dell’atletica. Noi pensiamo che debba sorgere uno stadio destinato
esclusivamente all’atletica leggera magari di dimensioni ridotte, come avviene
nel caso di eventi indoor, ma in grado di soddisfare appieno le esigenze delle
società sportive cittadine. Il secondo problema riguarda, di riflesso ed
assurdamente, la mancanza colpevole di uno stadio
per il calcio degno di questo nome in una città delle dimensioni di Rapallo
(con soli dieci mila abitanti in più Empoli ha la squadra di calcio che milita
in serie A....). Rapallo in tal senso ha l’obbligo di tornare ai fasti di un
tempo, quando la gloriosa società del Rapallo Ruentes 1914 ha militato in serie
C scrivendo vere e proprie pagine di storia calcistica. La città si deve porre
l’obiettivo di avere uno stadio ed una squadra di calcio all’altezza delle sue
tradizioni e delle aspettative della tifoseria. La ristrutturazione del Campo Macera realizzata recentemente
dimostra sempre più la sua inadeguatezza frutto evidentemente di incapacità
progettuale e volontà di condannare il calcio cittadino ad un ruolo di
infinitesimo piano. Noi quindi crediamo che il Macera debba tornare ad essere
uno stadio adeguato ad ospitare incontri di calcio di buon livello,
accompagnando in tal senso anche l’auspicata resurrezione della principale
società cittadina. Il terzo problema è rappresentato dall’assenza di un palazzetto dello sport comunale. Ci
sembra davvero assurdo che l’unica struttura degna di tale nome, la palestra
dell’Augustus, sia di proprietà ecclesiale e comunque non in grado di dare
risposta alle esigenze delle società sportive cittadine che praticano il volley
e il basket a buoni livelli e meriterebbero di avere a disposizione una
struttura dedicata a tali pratiche sportive e dotata di ogni comfort. Il quarto
problema si riferisce alla piscina
comunale che di certo, nelle attuali condizioni, non appare adatta a
continuare a svolgere il proprio compito. Anche in questo caso è necessario
intervenire per dare alla cittadinanza una struttura moderna e confortevole sul
modello di quanto accade in molte località estere dove la piscina svolge un
importante ruolo sociale di luogo di svago in senso ampio. Pensiamo ad esempio
ad una beauty farm, ad una palestra attrezzata, a ristorante e bar, il tutto a
gestione comunale e con prezzi vantaggiosi. A tutte queste problematiche è
necessario dare una risposta concreta e dopo tante parole e progetti abbozzati
ci aspettiamo che l’amministrazione che sarà chiamata a governare Rapallo
sappia dare le giuste risposte alle esigenze degli sportivi. Naturalmente ogni
progetto deve essere valutato e messo in pratica di concerto con le società
sportive operanti in città che sicuramente, da questo punto di vista, sono le
migliori portavoce delle reali esigenze degli sportivi rapallesi.
Per promuovere il nome di Rapallo si potrebbe studiare
la possibilità di istituire una gara ciclistica riservata alle società
professionistiche che potrebbe riguardare ad esempio la cronoscalata Rapallo –
Santuario N.S. di Montallegro. Si tratta di un percorso di circa 10 km con
dislivello di circa 600 metri e che potrebbe offrire di spunti di grande
spettacolo soprattutto nella parte finale del percorso.