Il PCL del Tigullio invita i lavoratori del settore commercio soprattutto quelli dei supemercati a scioperare contro il 1° maggio lavorativo.
La giunte di centrosinistra e di centrodestra e l'ASCOM del Tigullio si rendono protagoniste di un gravissimo attacco ai diritti dei lavoratori. Il 1° maggio è la festa internazionale del lavoro e nessuno deve essere costretto ad andare a lavorare, pertanto invitiamo tutti i lavoratori coinvolti da questa sciagurata scelta a protestare contro il loro padrone, contro i Sindaci e Assessori che vorrebbero trasformare il 1° maggio nella festa dello shopping e del consumismo.
La giunte di centrosinistra e di centrodestra e l'ASCOM del Tigullio si rendono protagoniste di un gravissimo attacco ai diritti dei lavoratori. Il 1° maggio è la festa internazionale del lavoro e nessuno deve essere costretto ad andare a lavorare, pertanto invitiamo tutti i lavoratori coinvolti da questa sciagurata scelta a protestare contro il loro padrone, contro i Sindaci e Assessori che vorrebbero trasformare il 1° maggio nella festa dello shopping e del consumismo.
Le catene commerciali presenti nel Tigullio, con il lavoro nei festivi, impongono di fatto una organizzazione del lavoro che vede il lavoratore subalterno e zitto, nessuna possibilità di sottrarsi al prolungamento dell'orario giornaliero, agli orari spezzati, alle prestazioni richieste.
Se davvero i soldi non ci sono, se crollano gli acquisti dipende dall'aumento del costo della vita e dei beni comuni privatizzati, ne sanno qualcosa i Sindaci del Tigillio in primis il super-privatizzatone De Marchi Sindaco di Santa Margherita Ligure.
In queste condizioni di crisi, pensare di tenere aperto al primo maggio rappresenti una soluzione non è solo sbagliato ma folle. La logica che le associazioni di categoria (di ogni corrente politica, non fa differenza) vogliono far passare è inaccettabile:la crisi viene pagata doppiamente dal lavoratore del commercio, costretto a lavorare nei giorni festivi e in orari disagiati, a subire sulla propria pelle una stupida euforia consumistica repressa dal crollo del potere di acquisto delle buste paga e delle pensioni.
Per queste ragioni invitiamo tutti i cittadini al boicottaggio dei negozi aperti il primo maggio, salvaguardando nostri diritti perchè quello che succede oggi ai lavoratori del commercio, domani accadrà a noi tutti!!
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