venerdì 28 ottobre 2011
La democrazia non teme mai il confronto, è vero. Ma un confronto sano deve appoggiare le sue fondamenta sulle solide basi della chiarezza e dell'onestà intellettuale, non sulle sabbie mobili dell'ambiguiità, dei sottintesi e delle furberie ticpiche di certa politica. Sfoggiare la tessera dell'ANPI, dichiararsi antifascista e contemporaneamente ospitare ed organizzare la commemorazione della Marcia su Roma appare un prodigio di equilibrismo degno di una Prima Repubblica della quale Delpino, lui sì, dimostra di essere un irriducilbile "nostalgico".
giovedì 27 ottobre 2011
Rifondazione del MSI a Santa
Archiviato il tentatativo provocatorio di rifondare il MSI nell'anniversario della Liberazione, tentativo che è fallito grazie ad una levata di scudi delle forze democratiche, con il Partito Comunista dei Lavoratori in prima fila, adesso Gubitosi decide di riproporre la pagliacciata ripiegando però su di un altro anniversario a lui più consono: quello della marcia su Roma.
L'anniversario, cioè, dell'inizio di una tragedia che è costata all'Italia qualcosa come venti anni di dittatura feroce, con la soppressione di tutte le libertà democratiche, di parola, di espressione, di stampa, di associazione, e cinque anni di guerra al fianco di Hitler, con milioni di morti seminati soprattutto fra la popolazione civile e la distruzione quasi completa del Paese.
Auguri.
L'"evento" si svolgerà presso laTigulliana messa a disposizone dal giornalista Delpino, che per detto per inciso ci risulta essere iscritto all'ANPI (?!).
Al fianco di Gubitosi alcune figure di quart'ordine nel panorama politico locale, come l'assessore rapallese che fa il saluto fascista, il nostalgico Gianni Plinio e la vedova di Almirante, vale a dire la vedova di uno dei firmatari del "Manifesto della razza" del 1938, nonché ufficiale delle Brigate Nere che firmava i manifesti di condanna a morte per partigiani e renitenti alla leva. Questi erano infatti i "valori" dei ragazzi di Salò: sterminare chi cercava di liberare l'Italia da Hitler, fucilare e deportare nei lager oppositori politici, ebrei, rom.
E' quindi giustificabile, da qualsiasi punto di vista, l'iniziativa di Gubitosi? Come disse Sthendal, riferendosi a qualcun altro, la sua unica giustificazione è che non esiste.
Partito Comunista dei Lavoratori
sez. del Tigullio
Coordinatore: Andrea Botto (membro del Comitato Politico Nazionale del PCL)
Il Direttivo: Andrea Carannante, Stefano Semorile, Salvatore Chirra, Paolo Moresi
martedì 25 ottobre 2011
RAPALLO - PONTE IDIOTA OTTUSO E CIECO!
Questa vicenda ci fa inevitabilmente ricordare un altra triste storia quella del Generale Schwarzkopf che propagandò la famosa bomba intelligente, talmente astuta che alla fine del conflitto, costò milioni di dollari e una bella ecatombe.
Anche a Rapallo arriviamo a capire che un ponte per sua natura è idiota, soprattutto quando vengono impiegati più di un milione di euro sottratti dalle tasche dei cittadini, che porteranno (forse) beneficio a chi realizzerà profitti, costruendo box sotto l'inutile Chiesa di Sant'Anna...ma loro ci hanno detto che questo ponte era intelligente, ingegnoso e acuto.
Abbiamo avuto la prima prova sul campo, ed il suo papà pensando di averlo dotato di un'intelligenza sovrumana ha avuto la prima delusione dopo lo svezzamento, oggi è evidente a tutti che il ponte, come tutti i suoi simili è per natura ottuso e cieco
domenica 23 ottobre 2011
RAPALLO NO ALLA VIDEOSORVEGLIANZA SI A PALESTRE E SPAZI SOCIALI
Anche Rapallo si accinge a mettere in pratica quel che promesso da tempo, con un appalto superiore al milione di euro(!!) si obbedisce senza resistenze al bisogno di sicurezza indotto, una stupida moda, che fra le altre cose, sottrae risorse ai cittadini (che potrebbero essere spese per la sicurezza delle scuole ad esempio).
Perché l'Assessore Puggioni al posto di sperperare denaro pubblico, non fa video sorvegliare gli uffici pubblici e controllare ciò che accade all'interno piuttosto che invadere la privacy dei cittadini, che, con il nuovo sistema saranno controllati appena escono di casa?
Se il problema della sicurezza è davvero una priorità perché a Rapallo si da la possibilità di crescere, avere spazi verdi e spazi dove la socialità per discutere ed esprimersi non siano solo un sogno?
L'insicurezza a Rapallo è per lo più alimentata dalla violenza delle istituzioni, dalla paura della solitudine e dalla pura di essere sfrattati, per questo le telecamere non servono a nulla, noi non le vogliamo, sogniamo e lottiamo però per una Rapallo più giusta e solidale.
sabato 22 ottobre 2011
COMUNICATO STAMPA PCL SULLE BAITE IN PASSEGGIATA A MARE
Camminare per Rapallo è già un'impresa da saltimbanchi: i metri quadrati di spazio calpestabili sono ormai ridotti ad una quantità irrisoria, stante il proliferare di dehors che questa Giunta ha munificamente elargito a qualsiasi bar, paninoteca o perfino pescherìa (!!!) che ne facesse richiesta.
La proprietà private invade tutto, la proprietà pubblica è ovunque in ritirata. Perfino la piazzetta del Chiosco della Musica, "liberata" dai posteggi ...è stata prontamente invasa e ricoperta dai tavolini dei bar e dei ristoranti. Chi paga se la gode, chi non può ... giri al largo.
Ma di tutte le pensate "geniali" che hanno caratterizzato questa legislatura, quella delle baite in passeggiata a mare le batte tutte. Ecco finalmente rivelatoci il profondo e vero significato del Natale, e chi, se non una fervente Giunta catto-leghista, poteva farlo? Il significato è questo: ricoprite l'intero territorio della città di punti vendita e spendete spendete spendete, arricchitevi arricchitevi arricchitevi, amen. Post Scriptum: sospendete un attimo i commerci fra le 23.30 del 24/12 e le 00.30 del 25/12, e così sia.
Noi non siamo credenti, come è noto, ma vorremmo tanto che Gesù Cristo esistesse per davvero, perché sicuramente, come le Sacre Scriuttre narrano, penserebbe Lui a scacciare i mercanti dal tempio. Nel caso di Rapallo, però, non gli basterebbe il bastone: avrebbe bisogno di una ruspa.
Il Direttivo del PCL di Rapallo
Andrea Botto , Andrea Carannante, Paolo Moresi, Salvatore Chirra, Stefano Semorile
RAPALLO ALLA LARGA DALLA CLOACA ELETTORALE
I politici rapallesi, pare abbiano come priorità la loro personale collocazione nei partiti e le loro tessere, scordandosi completamente delle nostre condizioni di vita sempre più misere e incerte, omettendo completamente uno sviluppo sostenibile di una città, bloccata dieci ore al giorno dal traffico, una città senza spazi verdi, una città senza palestre, una città con scuole ed asili da terzo mondo.
Eccoci arrivati, all'ennesimo festino elettorale che da decenni ha mostrato ai cittadini rapallesi la vera faccia; quella che Sindaci, Assessori, Consiglieri e aspiranti tali che si dimenticano completamente della città degli interessi della gente e soprattutto del costante peggioramento delle condizioni di vita dei residenti.
I cittadini rapallesi devono negare a loro qualsiasi appoggio, fregandosene delle promesse, delle parentele e delle clientele, senza permettete ad alcuno di loro di parlare a nostro nome, e denominarsi, nostro rappresentante.
Ma mentre questi signori si occupano dei loro fatti “privati”, la sinistra dov'è, dove sono finiti i difensori dei ceti deboli, delle varie sinistre arcobaleno o arlecchino?
Sono mesi che invochiamo un programma di “sinistra”, la risposta non ci risulta pervenuta, ci risultano pervenuti invece molti giochetti sottobanco.
A quale di questi attori del teatro elettorale ci è chiesto di dare la nostra inutile preferenza, il nostro diritto di cittadini e lavoratori, che però non contempla una visone sostenibile di Rapallo, a quante patetiche rappresentazioni elettorali dobbiamo assistere e prendere parte per vedere almeno un pochino migliorate le condizioni di questa città devastata dell'incuria e dal menefreghismo.
Come Partito Comunista dei Lavoratori, non siamo disposti a partecipare a queste sterili lotte fatte solo di poltrone in Consiglio Comunale, ma siamo disponibili invece assieme a tutta quella sinistra che sarà sensibile, a prenderci l'unica via possibile, quella della vera ed esclusiva lotta per gli interessi dei cittadini immediati, perché solo con la nostra azione diretta ci sarà possibile ottenere, quel che cerchiamo inutilmente da decenni dall'azione di una amministrazione pubblica incapace.
domenica 16 ottobre 2011
mercoledì 12 ottobre 2011
15 OTTOBRE: DIMETTERE BERLUSCONI, APRIRE UNA PAGINA NUOVA.
Il 15 ottobre una grande manifestazione nazionale di lavoratori e di giovani a Roma rivendicherà il diritto a marciare verso i palazzi del potere, come avviene peraltro in tutta Europa.
Non si tratta di chiedere a Berlusconi le dimissioni, ma di imporgliele. Se dopo la bocciatura parlamentare del bilancio Berlusconi non si dimette - ed anzi ricorre alla “fiducia” comprata di un Parlamento di nominati- può e deve essere una mobilitazione di massa, continuativa e radicale, a sgomberare definitivamente il campo.
Il 15 ottobre deve essere l'inizio della svolta: perchè siano i lavoratori e i giovani a rimuovere le macerie del berlusconismo, non i padroni, i banchieri, la BCE.
Non si tratta di chiedere a Berlusconi le dimissioni, ma di imporgliele. Se dopo la bocciatura parlamentare del bilancio Berlusconi non si dimette - ed anzi ricorre alla “fiducia” comprata di un Parlamento di nominati- può e deve essere una mobilitazione di massa, continuativa e radicale, a sgomberare definitivamente il campo.
Il 15 ottobre deve essere l'inizio della svolta: perchè siano i lavoratori e i giovani a rimuovere le macerie del berlusconismo, non i padroni, i banchieri, la BCE.
PARTITO COMUNISTA DEI LAVORATORI
domenica 9 ottobre 2011
Il Comitato “Difendi Santa” prosegue la sua battaglia. NUOVE ADESIONI ATTIVATO SITO INTERNET
Nonostante l'uscita dal Comitato di alcuni soggetti, in numero esiguo, ma comunque importanti per il loro ruolo fondativo, alcuni dichiaratamente favorevoli al progetto “Cavour” come il dott. Andrea Delpino, alcuni in completo silenzio ormai da mesi, la battaglia del Comitato dopo una breve battuta d'arresto prosegue, contro entrambi i progetti speculativi presentati da società private in Comune.
Ringraziamo il consigliere provinciale Pernigotti per aver fatto sue, le domande di un gruppo di turisti che frequentano da decenni Santa Margherita, sostenitori del progetto di azionariato popolare i quali si domandano “se siete disposti a rendere l'intervento meno invasivo, mantenendo le peculiarità di pregio paesaggistico ed ambientale innanzitutto del porto, ma anche dell'intero comparto?”
Infine dobbiamo registrare la presa di posizione dei partiti della sinistra PD/SEL/FED che colgono in pieno il nocciolo del problema, chiedendo di poter partecipare al dibattito sul futuro della città.
Grazie anche a tutte le nuove adesioni, dovute probabilmente da questa dimostrazione di coerenza che ha fatto rinascere il Comitato cittadino contro OGNI speculazione, che ci daranno la possibilità di elaborare nuovi percorsi affiancati al progetto di partecipazione popolare già presentato e proposto ai vertici cittadini e regionali.
Per maggiori informazioni in tempo reale, oltre alla nostra pagina facebook che rimane attiva con oltre 700 adesioni, abbiamo attivato un blog visualizzabile all'indirizzo http://difendisanta.blogspot.com/
indirizzo mail: difendisanta@libero.it Per il Comitato
Andrea Carannante
sabato 8 ottobre 2011
NON TEMIAMO "RAPPRESAGLIE" DOPO LA SPACCATURA DEL COMITATO "DIFENDI SANTA"
Abbiamo sempre ribadito che la raccolta di firme contro il progetto speculativo che prevede la cementificazione del fronte mare di Santa Margherita Ligure, non poteva essere valida se utilizzata per favorire o meno un privato piuttosto che un altro, quindi non comprendiamo la critica che ci viene riportata dal sito “RETELEVANTE”, secondo il quale Andrea Carannante avrebbe posizioni differenti da quelle assunte da Marco Ferrando portavoce nazionale del PCL, all'epoca dei fatti che riguardavano le firme dichiarate false dal “reo confesso” Andrea Pescino.
Ribadiamo nuovamente, e lo ribadiremo fino alla nausea, che la nostra battaglia contro la speculazione chiamata provocatoriamente “riqualificazione” andrà avanti non stando chiusi nelle nostre case a esaminare i progetti o sperando nel nostro politico di fiducia, e nemmeno con la sterile lotta di una raccolta di firme ormai nulla, senza timore di rappresaglie e giochetti che iniziano a puzzare di marcio.
Come sempre dalla parte dei cittadini, senza paure.
Qui sotto il link di RETELEVANTE
venerdì 7 ottobre 2011
STOP AL COMITATO "DIFENDISANTA" Da oggi nessuno potrà più parlare a nome del "comitato difendi santa".
Sui progetti speculativi del porto i mesi passati sono stati infuocati, mille polemiche, irruzione con la forza in Consiglio Regionale, raccolta di firme, toni altissimi, ma poi è arrivato il secondo progetto e stranamente il “comitato” non ha ritenuto di dovere intervenire.
Circa 3000 (tremila!) firme raccolte, dai cittadini che si sono espressi contro la speculazione devastante del territorio, firme che potrebbero essere tradite se utilizzate per favorire un'altra speculazione.
Un comitato che non accetta le regola della democrazia, un comitato di oligarchi autonominati che trema al pensiero di un progetto di azionariato popolare, un comitato sostanzialmente legato alla vecchia politica autoreferenziale.
E se alcuni soggetti del comitato si alleano ufficialmente con gli speculatori attraverso deliranti comunicati stampa, togliendo voce ai cittadini che si sono chiaramente espressi contro, è sacrosanto comportarsi con questi soggetti esattamente come si fa con gli speculatori, contestandoli.
Oggi come d'incanto i componenti del comitato non si fanno più sentire confermando che l’obiettivo precedente era solo politico ed ora agli amici non si può’ dar fastidio...ci rammarichiamo per quelle persone che in buona fede hanno lavorato con impegno mettendoci sempre la faccia.
Se oggi i progetti attualmente presentati in Comune dovessero andare avanti probabilmente in spregio alle leggi vigenti, si potrebbe prospettare la più grossa speculazione a favore di privati con la compartecipazione di questa amministrazione e di questo comitato, che volente o nolente sta assistendo in silenzio a tutte queste nuove manovre speculative.
Abbiamo proposto la società ad azionariato popolare, i cittadini ed i turisti ci hanno contattato offrendoci disponibilità economica e consulenze tecniche, ma nessuna collaborazione dal comitato.
Se portiamo avanti una battaglia è per ottenere risultati concreti, (avendo a cuore la nostra città), senza acconsentire l'accesso a questa mentalità ipocrita portata avanti dagli stessi uomini che bazzicano da anni in politica, un po' da una parte un po' dall'altra.
Oggi occorre estrema lucidità per affrontare i problemi cittadini, tutto deve tornare nelle mani della gente, dei comitati veri, e di leader coraggiosi che riescano a condurre le vere battaglie, i sammargheritesi sono stanchi di queste persone capaci di scontrarsi con tutti i piccoli e grossi interessi e le miserabili gelosie.
Queste considerazioni non sono un abbandono alla lotta, anzi, una ripartenza decisa ma con un dubbio in più: forse era già deciso tutto a tavolino, alla faccia dei cittadini ignari.
Da oggi nessuno potrà più parlare a nome del "comitato difendi santa", nessuno ha più leggittimità di usare quella sigla, tolti i capetti, la gente sta con noi. Pronti a contarci.
martedì 4 ottobre 2011
Ferrando (PCL) - Noi il debito non lo paghiamo Video - Libera.TV
CLICCA QUI SOTTO PER VEDERE IL VIDEO
Ferrando (PCL) - Noi il debito non lo paghiamo Video - Libera.TV
Ferrando (PCL) - Noi il debito non lo paghiamo Video - Libera.TV
FINCANTIERI: UNA OCCUPAZIONE ESEMPLARE
(4 Ottobre 2011)
Il PCL sostiene pienamente la scelta dei lavoratori Fincantieri di Sestri di procedere all'occupazione ad oltranza degli stabilimenti. L'amministrazione Bono ha deciso di fatto la progressiva chiusura dei cantieri di Sestri, dentro un piano nazionale di pesante ristrutturazione antioperaia. I lavoratori hanno risposto a questo attacco con una radicalità uguale e contraria: occupando la fabbrica. E' un esempio per i lavoratori delle aziende in crisi di tutta Italia. Reagire è possibile. Solo la forza di massa dei lavoratori può strappare risultati. Generalizzare l'esempio di Fincantieri in tutta Italia, con la occupazione ad oltranza di tutte le aziende che che chiudono, licenziano o calpestano i diritti sindacali; rivendicare la loro nazionalizzazione, senza indennizzo e sotto il controllo dei lavoratori: solo questa azione dirompente può cambiare i rapporti di forza e aprire uno scenario nuovo.
lunedì 3 ottobre 2011
Le incredibili parole dell'assessore Puggioni
RAPALLO
Le incredibili parole dell'assessore Puggioni, che al pari della Direzione delle FFSS invoca la chiusura della mensa per i poveri, ci spingono a chiedere se i tanti elettori cattolici che sostengono la maggioranza PDL-Lega possano essere d'accordo con la concezione di "carità cristiana" che emerge da queste pubbliche dichiarazioni di uno dei massimi esponenti della giunta.
Le incredibili parole dell'assessore Puggioni, che al pari della Direzione delle FFSS invoca la chiusura della mensa per i poveri, ci spingono a chiedere se i tanti elettori cattolici che sostengono la maggioranza PDL-Lega possano essere d'accordo con la concezione di "carità cristiana" che emerge da queste pubbliche dichiarazioni di uno dei massimi esponenti della giunta.
Più in generale ci chiediamo e chiediamo se quel sentimento di umanità pietas, tanto sbandierato dalla maggioranza in ogni occasione, possa conciliarsi con la costruzione dell'ennesima chiesa, che si configura agli occhi della cittadinanza come una pura e semplice colata di cemento con annessi box interrati in nome del Dio Denaro, e l'invocata chiusura di una struttura come la mensa dell'ex cinema Augustus.
Il Comitato Direttivo del Partito Comunista dei Lavoratori di Rapallo
Botto Andrea
Carannante Andrea
Semorile Stefano
Chirra Salvatore
Moresi Paolo
PARTECIPIAMO ATTIVAMENTE ALLE SCELTE CITTADINE!
Ill.mi S.Margherita Ligure 03/10/2011
Presidente Regione Liguria Burlando
Vicepresidente Fusco
Ass.Ambiente Briano
Sindaco S.Margherita L. De Marchi
Vicepresidente Fusco
Ass.Ambiente Briano
Sindaco S.Margherita L. De Marchi
Richiesta urgente
Incontro per risoluzione del "Progetto di riqualificazione" del fronte mare a Santa Margherita Ligure
Incontro per risoluzione del "Progetto di riqualificazione" del fronte mare a Santa Margherita Ligure
Egregi rappresentanti istituzionali
in un primo momento sembrava una burla, successivamente una provocazione, oggi pare l'unica strada percorribile per la riqualificazione del porto di Santa Margherita Ligure, visto il tracollo dei progetti portuali presentati dai soggetti privati al Comune: La società ad azionariato popolare.
Chiediamo un incontro con le più importanti realtà istituzionali interessate ad una parte del territorio così importante come quella di Santa Margherita Ligure, per manifestare la volontà di alcuni cittadini a costituire una società ad azionariato popolare che abbia come scopo una vera riqualificazione del fronte mare della zona portuale e del retro porto.
Una società formata da cittadini responsabili, i quali grazie alla partecipazione al capitale sociale, diventano parte attiva della crescita della città e attraverso un progetto base di riqualificazione del fronte mare ottengono una capillare diffusione della proprietà, che anziché essere possedute da un numero ristretto di soci rimane in mano ad un numero il più elevato possibile di soggetti.
Pensiamo di essere in grado di coinvolgere un corposo numero di soggetti, assicurando inoltre una maggiore stabilità politico-sociale con una distribuzione del reddito più omogenea.In pratica le quote delle società “porto popolare” diventano di proprietà dei cittadini, che possedendo anche una sola azione, hanno la proprietà di una piccola fetta e godono di tutti i diritti e i doveri per legge spettanti al singolo socio.
Il nostro progetto sarà esteso a tutti i cittadini in quanto tali che saranno coinvolti all’intero procedimento, dalla fase di iniziativa a quella decisionale.
Per realizzare questo percorso virtuoso, abbiamo bisogno della collaborazione delle Istituzioni, che dovranno in primo luogo stralciare i progetti speculativi presentati in Comune, e successivamente aiutare i cittadini a svolgere i passaggi burocratici necessari per la riuscita del progetto.
Per il progetto della Società ad azionariato popolare
Andrea Carannante
domenica 2 ottobre 2011
sabato 1 ottobre 2011
PORTO “CAVOUR” O PORTO “BENESSERE”? NO GRAZIE DEMOCRAZIA PARTECIPATA!
Un comitato cittadino non può sostenere nessun progetto privato, tanto più se si tratta dell'ennesima speculazione.
Dopo la pubblicazione del progetto denominato “Porto Cavour”, anche i più scettici hanno avuto la conferma che si tratta di una vasta operazione di cementificazione, che punta, come il progetto della “Santa Benessere & Social”, all'occupazione di territorio pubblico (cioè nostro) allo solo scopo di realizzare profitti.
Non bisogna essere tecnici, scienziati o imprenditori per capire che entrambi i progetti mettono a rischio il patrimonio paesaggistico costiero, e chi, si era illuso anche fra gli ambientalisti che il porto “Cavour” fosse la soluzione, eccolo servito.
Chiediamoci come mai, proprio noi sammargheritesi siamo stati così fortunati da trovare dei benefattori che vogliono regalarci un’opera per la riqualificazione cittadina, chiediamoci perchè, e chiediamolo anche al Sindaco, il motivo perchè i cittadini non possono aprire un percorso fatto di democrazia partecipata, di emancipazione collettiva da questa nuova speculazione in cui stiamo affondando, in cui si offre come riqualificazione una montagna di cemento invece che scuole, lotta alla fuga di residenti e ospedali funzionanti. Sostenere il nuovo progetto significherebbe infliggere un colpo mortale all’immagine di Santa Margherita Ligure, con ricadute disastrose su più versanti, per primo quello turistico, che viceversa si voleva far credere di favorire.
Qualsiasi partito, qualsiasi consigliere, qualsiasi associazione, qualsiasi comitato che vorrà sostenere questo scempio, sarà corresponsabile del declino della città, e presto sarà chiamato a pagarne il conto.
Tutti i bambini e i ragazzini che sono nati o passati per “santa” hanno passeggiato sugli scogli dei giardini, mentre i genitori si facevano immortalare in spettacolari foto panoramiche; impedire ogni passo avanti dei progetti portuali significa proteggere i nostri figli e i nostri nipoti, denunciando tutti i movimenti che stanno dietro ogni speculazione, a cominciare dalla presunta scarsità di risorse. Le risorse cittadine ci sono. Si tratta solo di restituirle al loro legittimo proprietario: la collettività.
Qualsiasi partito, qualsiasi consigliere, qualsiasi associazione, qualsiasi comitato che vorrà sostenere questo scempio, sarà corresponsabile del declino della città, e presto sarà chiamato a pagarne il conto.
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