Sui progetti speculativi del porto i mesi passati sono stati infuocati, mille polemiche, irruzione con la forza in Consiglio Regionale, raccolta di firme, toni altissimi, ma poi è arrivato il secondo progetto e stranamente il “comitato” non ha ritenuto di dovere intervenire.
Circa 3000 (tremila!) firme raccolte, dai cittadini che si sono espressi contro la speculazione devastante del territorio, firme che potrebbero essere tradite se utilizzate per favorire un'altra speculazione.
Un comitato che non accetta le regola della democrazia, un comitato di oligarchi autonominati che trema al pensiero di un progetto di azionariato popolare, un comitato sostanzialmente legato alla vecchia politica autoreferenziale.
E se alcuni soggetti del comitato si alleano ufficialmente con gli speculatori attraverso deliranti comunicati stampa, togliendo voce ai cittadini che si sono chiaramente espressi contro, è sacrosanto comportarsi con questi soggetti esattamente come si fa con gli speculatori, contestandoli.
Oggi come d'incanto i componenti del comitato non si fanno più sentire confermando che l’obiettivo precedente era solo politico ed ora agli amici non si può’ dar fastidio...ci rammarichiamo per quelle persone che in buona fede hanno lavorato con impegno mettendoci sempre la faccia.
Se oggi i progetti attualmente presentati in Comune dovessero andare avanti probabilmente in spregio alle leggi vigenti, si potrebbe prospettare la più grossa speculazione a favore di privati con la compartecipazione di questa amministrazione e di questo comitato, che volente o nolente sta assistendo in silenzio a tutte queste nuove manovre speculative.
Abbiamo proposto la società ad azionariato popolare, i cittadini ed i turisti ci hanno contattato offrendoci disponibilità economica e consulenze tecniche, ma nessuna collaborazione dal comitato.
Se portiamo avanti una battaglia è per ottenere risultati concreti, (avendo a cuore la nostra città), senza acconsentire l'accesso a questa mentalità ipocrita portata avanti dagli stessi uomini che bazzicano da anni in politica, un po' da una parte un po' dall'altra.
Oggi occorre estrema lucidità per affrontare i problemi cittadini, tutto deve tornare nelle mani della gente, dei comitati veri, e di leader coraggiosi che riescano a condurre le vere battaglie, i sammargheritesi sono stanchi di queste persone capaci di scontrarsi con tutti i piccoli e grossi interessi e le miserabili gelosie.
Queste considerazioni non sono un abbandono alla lotta, anzi, una ripartenza decisa ma con un dubbio in più: forse era già deciso tutto a tavolino, alla faccia dei cittadini ignari.
Da oggi nessuno potrà più parlare a nome del "comitato difendi santa", nessuno ha più leggittimità di usare quella sigla, tolti i capetti, la gente sta con noi. Pronti a contarci.
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